La Cina? Al momento non è vicina per Wesley Sneijder. A rinviare, almeno per adesso, la partenza verso l'Oriente del giocatore del Galatasaray, ex Inter, è il suo procuratore Guido Albers. "Tutti sanno - ha detto Albers a Vice Sports Olanda - che c'è un sacco di interesse da parte della Cina per lui, ma non è la sua priorità. Credo che Arjen Robben abbia detto bene". La settimana scorsa l'esterno del Bayern bocciò i tanti trasferimenti in Cina: "Andare lì significa carriera finita". Per Albers "gli ingaggi offerti dalla Cina per forza devono far pensare, ma Wesley ha ancora un anno e mezzo di contratto con il Galatasaray, quindi non ha bisogno di lasciare la società. Poi in futuro non so se andrà in Cina o da qualche altra parte, dove gli piace". Di certo Sneijder non tornerà in Olanda. "Non mi aspetto vada di nuovo in Eredivisie - ha aggiunto Albers -. Nella fase finale della carriera si desidera anche costruire contatti e aumentare la presenza in campo internazionale. Wesley è già conosciuto nei Paesi Bassi, mentre avrebbe senso se andasse verso il mercato asiatico o verso la Mls e il mercato statunitense, dove può completare un'altra tappa della sua vita. La vita dopo la carriera calcistica è molto più lunga della stessa carriera calcistica". Insomma Albers intravede anche un futuro da manager per Sneijder. "Lui è un imprenditore, che si tratti di casa sua a Ibiza o del suo marchio di vini o degli spot pubblicitari in Turchia. E' popolare e gli piace fare ciò".
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