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Cuadrado, poi. Ha sempre fatto della corsa il suo punto di forza e la Juve ne ha beneficiato per tante stagioni. Sempre meno, però, com’è normale che sia: impossibile pensare che un trentacinquenne abbia lo stesso spunto, la stessa resistenza, la stessa capacità di recupero di quando di anni ne aveva ventisette o trenta. E l’Inter cosa si inventa? Va a prenderlo dopo che la stessa Juve lo ha scaricato. Il colombiano dovrà coprire tutta la fascia nel 3-5-2, un modulo nel quale agli esterni è chiesto un lavoro fisico straordinario, tanto che spesso anche i più giovani alzano bandiera bianca dopo un’ora e chiedono la sostituzione. Una scelta in controtendenza nell’estate in cui la stessa prova a ringiovanire l’organico con Thuram, Frattesi, Bisseck. Dicono: Cuadrado è gratis. Ma non è proprio così, perché ha un bell’ingaggio. Sottolineano ancora: sarà la riserva di Dumfries, quindi non giocherà troppo e sarà raramente titolare. Quando però l’olandese sarà fuori causa, chi andrà su quella fascia se non il vecchio Juan? E pensare che nella scorsa stagione Inzaghi ha tenuto spesso in panchina Bellanova, il quale ha dimostrato all’Europeo Under 21 il suo valore (è stato tra i migliori della nostra Nazionale): lo ha preso il Torino e ha chiuso un gran bel colpo. Postilla: Cuadrado salterà le prime due gare di Coppa Italia con l’Inter perché deve scontare la squalifica rimediata per la rissa nella semifinale d'andata. Era contro i nerazzurri, quella partita: prese per il collo Handanovic.
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