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Agresti: “Inter e Atalanta macchine da gol, Milan e Juve 0 tiri in una partita”

Marco Astori Redattore 
Nell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti, giornalista, ha commentato così le gare di Serie A di ieri

Tra le pagine dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti, giornalista, ha commentato così le gare di Serie A di ieri: "L’Inter segna cinque reti a Verona in poco più di mezz’ora, l’Atalanta a Parma impiega quattro minuti per andare in vantaggio, crea un’infinità di occasioni e alla fine fa centro tre volte. Sono due macchine da gol, insomma, tanto che hanno nettamente gli attacchi migliori del campionato: hanno già raggiunto quota 34 e 31, con la banda Gasp davanti a tutti, e le altre che inseguono staccatissime (Lazio e Fiorentina sono a 25).

Milan e Juve, di contro, non producono un solo vero tiro verso la porta in una partita intera.

Sono numeri che stridono e che in parte si spiegano ovviamente con la forza dell’avversaria di giornata: un conto è affrontare squadre che lottano per la salvezza come (appunto) Verona e Parma; un altro conto è giocare uno scontro diretto. Ma non è sufficiente questo per raccontare una differenza così ampia: tra le quattro squadre di vertice che abbiamo visto ieri in campo c’è stata una distanza abissale nell’atteggiamento, nella voglia di imporsi, nell’intensità del gioco e del pressing. E forse non è un caso se adesso Inter e Atalanta sono al comando della classifica aspettando il Napoli (che le può scavalcare), la Lazio e la Fiorentina (che le possono raggiungere), mentre la Juve si stacca un po’ e il Milan scivola a nove punti dalla vetta, non pochi benché debba recuperare una partita.

Fonseca continua a ripetere che crede nello scudetto, un’assunzione di responsabilità apprezzabile anche se la classifica e il campo stanno dicendo cose diverse. Le ampie vittorie di Inter e Atalanta mettono pressione al Napoli, che deve battere la Roma di Ranieri - al quarto debutto giallorosso, uno da calciatore e tre da allenatore - per rimanere in vetta da solo. Conte è un grande allenatore e sa come gestire certi momenti dal punto di vista emotivo, tocca al gruppo seguirlo e rispondere alle due capolista lombarde e nerazzurre. Nessuno ha un organico di qualità ampio come Inzaghi (a Verona ha rilanciato con successo il quinto attaccante, Correa) ma la vera novità in questa corsa allo scudetto è Gasperini. La sua Atalanta ha ottenuto risultati inimmaginabili, però non ha mai lottato per il titolo, le è sempre mancato qualcosa, soprattutto la continuità".