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Agresti: “Inter imbarazzante. Inzaghi basta scuse, il fallimento gli appartiene in pieno”

Andrea Della Sala

Il giornalista ha commentato su La Gazzetta dello Sport l'ennesima sconfitta dell'Inter e la stagione di Inzaghi alla guida dei nerazzurri

L'Inter perde anche contro la Fiorentina, siamo alla terza sconfitta consecutiva in campionato. Non accadeva dal 2017. Il giornalista Stefano Agresti ha commentato su La Gazzetta dello Sport l'ennesima sconfitta dell'Inter e la stagione di Inzaghi alla guida dei nerazzurri.

"Una volta è colpa dell’arbitro. Un’altra della palla che - chissà perché - entra nella porta dell’Inter alla prima distrazione. Un’altra ancora, come stavolta contro la Fiorentina, della sfortuna che fa svanire d’un soffio troppe occasioni. C’è sempre qualcosa a congiurare contro i nerazzurri in campionato: alla prossima si tornerà alla pioggia di mazzarriana memoria, o magari al caldo, chissà. Stop, basta così: la verità è che Inzaghi non ha scuse, il fallimento tecnico gli appartiene in pieno.

L’Inter sprofonda. Dieci sconfitte in 28 giornate di campionato - le ultime tre consecutive - sono un’enormità. Per capire la dimensione di questo numero: la Lazio finora ha perso 5 volte, la metà; l’Udinese 7; l’Empoli 11(e pazienza se hanno giocato un incontro in meno). Un confronto imbarazzante. Sì, perché l’organico nerazzurro, per forza e per completezza, rende inaccettabile un percorso del genere. In ogni reparto ci sono calciatori di livello internazionale, tra i titolari e le alternative: da Onana a Skriniar e Bastoni, da Brozovic a Calhanoglu, da Mkhitaryan a Barella, da Lukaku a Lautaro fino a Dzeko e anche a Correa che l’allenatore ha voluto a ogni costo. Eppure, nonostante questo bendidio, oggi Inzaghi rischia addirittura di portare l’Inter fuori dalle prime quattro, e quindi dalla prossima Champions. Da non credere.

L’Inter perde più di una partita su tre, gioca sempre allo stesso modo e, soprattutto, gioca male. È prevedibile, macchinosa, inefficace. Manca di spietatezza e di cattiveria, qualità che abbondavano con Conte, ma non solo di questo. Così anche l’organico ha perso valore sul mercato, a parte Onana che ha avuto l’occasione di mettersi in mostra. È precipitata la quotazione di Brozovic, Gosens, Dumfries, Lautaro, Correa. E i giovani sui quali la società ha investito in estate, Bellanova e Asllani, non hanno avuto quasi mai l’occasione di far capire se sono da Inter o meno. Il club deve avere la possibilità di pesare i propri ragazzi, soprattutto quelli per i quali ha speso denaro, ma Inzaghi non ha dato questa opportunità all’Inter; Inzaghi ha una sola possibilità per garantirsi un futuro all’Inter: volare in Champions. Perché stavolta non possono bastare una Supercoppa e una Coppa Italia a dare un senso alla stagione.