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Ag.Rolando: “Ci sono sondaggi dalla Russia. Con Mancini all’Inter…”

Francesco Parrone

Franco Camozzi, agente Fifa che cura gli interessi in Italia del difensore del Porto Rolando, ha parlato ai microfoni di Itasportpress.it sul futuro del proprio assistito accostato a top club italiani e anche a club russi. “Non ho avviato una...

Franco Camozzi, agente Fifa che cura gli interessi in Italia del difensore del Porto Rolando, ha parlato ai microfoni di Itasportpress.it sul futuro del proprio assistito accostato a top club italiani e anche a club russi. “Non ho avviato una trattativa ufficiale con lo Spartak Mosca anche se confermo che mi è arrivata una richiesta di informazioni per Rolando dal club della capitale – spiega Camozzi -. In Russia andrebbe volentieri se dovesse arrivare una proposta importante a gennaio. Lui ha voglia di ricominciare a giocare a calcio e va alla ricerca di un progetto serio che sia in Russia, in Italia o in Inghilterra va bene. Sarebbe meglio andare in un club con obiettivi importanti piuttosto che lottare per la salvezza ma poi dipenderà anche da fattori economici.

Napoli e Juve alla finestra? E’ normale che club importanti come questi facciano sondaggi in questo periodo per un difensore esperto e maturo come Rolando. All’Inter un percorso diverso con Mancini in panchina? Sicuramente con l’ex del Galatasaray in panchina dall’inizio del campionato sarebbe stato un mercato diverso. Giocatori come Medel e M’Vila non sarebbero mai arrivati. Sarebbe stato acquistato il solo Vidic. Mancini avrebbe cercato di far arrivare Nastasic dal Manchester City e probabilmente per Rolando qualche spiraglio si apriva.  Resta difficile sapere se con Mancini in panchina il mio assistito sarebbe ancora a Milano, certo è che la squadra nerazzurra con l’ex del City gioca meglio e a Roma ha fatto due gol e una buona partita contro una squadra che in casa non subiva reti. Appena assimilerà i concetti del nuovo mister l’Inter proporrà un calcio migliore ma ci vorrà tempo. L’Inter farà parecchi movimenti a gennaio in uscita perché ci sono molti giocatori che chiaramente non fanno parte del credo calcistico di Mancini"