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L’agronomo Castelli: “Prato San Siro nei parametri Uefa. A gennaio si soffrirà ancora”

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Intervistato da Gazzetta.it , l'agronomo della Lega A Giovanni Castelli ha parlato dei problemi del prato di San Siro, evidenziati anche da Inter e Milan

Andrea Della Sala

Intervistato da Gazzetta.it , l'agronomo della Lega A Giovanni Castelli ha parlato dei problemi del prato di San Siro, evidenziati anche da Inter e Milan:

Inter e Milan si lamentano a sproposito?

"Non dico questo, le richieste di una performance ottimale sono sempre da rispettare. Ma occhio a non confondere l'estetica con la prestazione".

Ci spieghi meglio.

"Nel valutare lo stato di un campo da calcio, va anzitutto capito se sia conforme alle linee guida Uefa. E il Meazza è largamente all'interno di questi parametri".

Quali sono gli aspetti che definiscono la qualità del terreno?

"Ci sono tre piani da considerare: estetico, prestazionale, anti-infortunistico. Gli ultimi due, ovvero i più importanti, sono assolutamente ok".

Cosa si intende per "prestazione"?

"Si guardano i dettagli più tecnici, come l'assorbimento, il rimbalzo del pallone, i fattori biomeccanici. Il prato di San Siro soffre da 2-3 partite a questa parte, ma nel complesso continua a rispondere bene. È 'bruttino', semmai. Quello sì".

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L'estetica ha un peso?

"Dal punto di vista mediatico è importante che il colpo d'occhio sia appagante. Ma a dicembre ci sta che ci siano zone più scure e un po' meno dense d'erba".

Inter e Milan si sono lamentati per bocca di allenatori (Pioli) e giocatori (Lautaro).

"Dal loro punto di vista lo comprendo. Ricordiamoci, però, che negli ultimi tre mesi si sono giocate tantissime partite al Meazza, senza che il campo potesse respirare. Le due settimane di pausa dal 22 dicembre miglioreranno la situazione".

A gennaio, però, sarà di nuovo tour de force...

"E si tornerà a soffrire un po', com'è inevitabile. Però è nulla in confronto al periodo pre-ibrido. Ci sono stati anni, prima del 2000, in cui il campo è stato rifatto quasi dieci volte in una stagione. Impazzivamo. Ora non viene mai rizollato a campionato in corso".

I club hanno fatto richiesta di interventi particolari?

"No, andiamo avanti con la normale manutenzione. Tra cui l'illuminazione per favorire la fotosintesi: 12 carrelloni con 50 lampade da 1000 watt l'una. La temperatura viene mantenuta costante a 16 °C. Facciamo ciò che deve essere fatto, ma ripeto, il problema è il calendario... giocando così tanto, in inverno qualcosa paghi".

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