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Albertini: “Milan? Inter ha più talento. Sarei stupito se i rossoneri…”

Marco Astori

Le parole dell'ex calciatore: "Inter? A volte è questione di momenti di pressione: di quando ti capitano e di come li gestisci"

Intervenuto ai microfoni di Repubblica, Demetrio Albertini, ex calciatore, ha parlato così della corsa scudetto:  «Lo sport ci insegna che tutto è possibile, però sarei stupito se sprecasse l'occasione. Anche perché ha meritato di trovarsi in questa situazione».

A parte il fatto che gli basta il pari, Sassuolo e Sampdoria sono appagate: come fanno Milan e Inter a non batterle?

«Non è un luogo comune che non esistano partite scontate, a nessuno piace mai perdere. Dipenderà molto dalla capacità di indirizzare presto la partita, per non restare preda della preoccupazione».

Ormai da due anni Milano occupa le prime due posizioni della Serie A.

«Senza togliere nulla alle altre città, alla fine è il posto che Milano merita.È abituata a vivere in alto, stiamo parlando di squadre che devono stare sempre lì: in Italia e in Europa».

L'Inter di Simone Inzaghi è meno moderna?

«Ha giocato bene e può darsi che abbia leggermente più talento del Milan, ma la differenza è di appena due punti. A volte è questione di momenti di pressione: di quando ti capitano e di come li gestisci».

Le ultime Champions vinte da Milano sono del 2010 (Inter) e del 2007 (Milan): che cosa manca?

«Il discorso vale per la Serie A. Le nostre squadre possono mancare un po' di ritmo e un po' di giocatori di talento, ma secondo me è soprattutto questione di esperienza».

Gli stadi sono davvero un limite?

«Lo sono. Per una città come Milano esiste. San Siro si può immaginare che cosa significhi per me ed è certamente affascinante. Però i canoni dello stadio moderno sono un'altra cosa».