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Albertini: “Inter più forte del Milan, ma non è imbattibile. La rimonta è possibile”

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L'ex centrocampista del Milan, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato delle chance dei rossoneri di rimontare il 2-0 dell'andata

L'ex centrocampista del Milan Demetrio Albertini, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha parlato delle chance dei rossoneri di rimontare il 2-0 dell'andata. Nerazzurri avanti, ma il discorso non è ancora chiuso secondo l'ex giocatore:

Se Albertini vuole giocarla con Calabria e compagni, è perché crede che la rimonta milanista sia possibile. Corretto?

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«Sì. Sarà difficile, sarà durissima, ma non è impossibile. L’Inter è più forte del Milan, lo ha dimostrato in tutti i derby giocati in queste due stagioni, anche in quelli vinti dal Milan. Attenzione, però: i nerazzurri sono superiori ma non imbattibili, perché, tranne che a Riad, in ogni derby hanno concesso delle “finestre” di vulnerabilità di cui il Milan può e deve approfittare. È da questo concetto che bisognerà ripartire martedì».

E magari da un approccio diverso da quello dell’andata?

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«Assolutamente. Ecco, questo è l’aspetto che più mi ha deluso del Milan visto l’altra sera. In squadra ci sono alcuni calciatori che stanno giocando una semifinale di Champions per la prima e forse ultima volta in carriera: devono avere molto ben presente di che cosa si tratta. L’atteggiamento del primo tempo con l’Inter è quanto di più lontano possa esserci da una partita di questo livello. Quando prepari una partita così, non puoi non pensare di poter subire un gol nei primi minuti, come è successo al Milan con Dzeko: può succedere di essere colpiti “a freddo”, ma la squadra deve continuare a fare quello su cui ha lavorato in settimana, altrimenti crolla tutto».

Albertini: “Inter più forte del Milan, ma non è imbattibile. La rimonta è possibile”- immagine 2

Sicuro che il Milan di quest’anno sia capace di reagire?

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«Ripeto, è una questione di attitudine. Contro il Napoli, sia a San Siro che al Maradona, il Milan era preparato e sapeva a che cosa andava incontro: ha sofferto, ha accettato di subire gli attacchi degli avversari ma ha retto e poi ha colpito, senza mai perdere la bussola. Si può fare, e il Milan ha già dimostrato di saperlo fare. Ho riletto da poco il libro del Cholo Simeone e c’è un passaggio che credo faccia al caso dei rossoneri: “Non sempre vince il più forte ma chi crede di più che quello che ha preparato in settimana lo condurrà alla vittoria”».

Come si rimonta?

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«Il primo round lo hanno perso a centrocampo, così come, sempre lì in mezzo, avevano superato il Napoli nel doppio confronto dei quarti: tutti ricordano la cavalcata di Leao, ma senza la protezione in mediana...».

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Con Leao in campo, di quanto aumentano le possibilità di rimonta del Milan?

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«Leao fa la differenza, nel derby di settembre ha dimostrato di poter travolgere anche i difensori dell’Inter. E può liberare metri per Hernandez. Con Rafa e Theo insieme, arrivano palloni in area anche a Giroud. Ma ripeto, la base è lo spirito di sacrificio di tutto il gruppo. Dovranno andare in campo carichi, generosi e lucidi, sapendo che siamo 2-0 per l’Inter ma che è solo il primo tempo. E che la ripresa può durare anche 120 minuti. Vorrei giocarla io, devono sentirsi invidiati, altro che paura».

 

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