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Alciato: “Italia, c’è una prima scelta assoluta. Mancini non lo escludo…”

Ospite degli studi di Sky Sport 24, il giornalista Alessandro Alciato, molto vicino alle vicende della Nazionale, ha approfondito il discorso legato al nome del futuro commissario tecnico azzurro. Queste le novità sul post Conte riportate dal...

Dario Di Noi

Ospite degli studi di Sky Sport 24, il giornalista Alessandro Alciato, molto vicino alle vicende della Nazionale, ha approfondito il discorso legato al nome del futuro commissario tecnico azzurro. Queste le novità sul post Conte riportate dal giornalista: "La Federcalcio ha stilato una lista, c’è una prima scelta assoluta: Roberto Donadoni. Sono già partiti i primi contatti informali tra la Federazione e il Bologna, a breve ci saranno quelli ufficiali. Ma l’attacco a Donadoni è partito: è la prima scelta e si va dritti su di lui. Bisogna lavorarci perché lui è sotto contratto con la società di Saputo. L’idea di Donadoni? Pensa sia sempre e comunque un onore allenare la Nazionale. Ma bisogna convincere il Bologna a liberarlo a fine stagione. Se sarà facile o meno, non lo sappiamo. A Donadoni non dispiacerebbe tornare in un posto in cui è stato. Ci si dimentica che è stato allontanato dopo aver perso con la Spagna ai calci di rigore. Fece 0-0 contro la Spagna che poi avrebbe vinto tutto. E gli era stato imputato di essere uscito con quella Spagna. Lui ha detto che tornare non sarebbe un risarcimento ma comunque un onore. Ma è anche vero che lui al Bologna sta benissimo. La Federcalcio e il Bologna si parlano e si parleranno, ma decisiva sarà la volontà del tecnico. Dopo il 2006 si diceva che chiunque fosse arrivato dopo Lippi avrebbe fatto un disastro. Donadoni questo disastro non lo fece. Venire adesso dopo Antonio Conte non sarebbe comunque facilissimo, ma lui è pronto. Ha lasciato un ricordo ottimo in quasi tutti. Ci sono tanti pro per la scelta di Donadoni. Il contro, se c’è, è doverlo liberare dal Bologna, un grande club che ha risorse economiche molto importanti con questa proprietà. Non arrivasse Donadoni, ci sono altri due nomi: Fabio Capello, che però da sempre mi è sembrato molto scettico sull’argomento, mi sembra non sia un’esperienza che gli possa piacere così tanto. Piace molto ai dirigenti federali, ma non so quanto l’idea piaccia a lui; l’altro nome è Ranieri, che piace ma sta vivendo un sogno con i tifosi della propria squadra e con i tifosi di mezza Europa. Il pensiero di proseguire il sogno in Champions con il Leicester pesa troppo. Questi i 3 nomi più considerati. Io tenderei a non escludere comunque quello di Roberto Mancini, perché non è così sicuro che resti all’Inter e a lui non dispiacerebbe la Nazionale. Chissà che se non vadano bene le cose con Donadoni, in extremis non possa tornare in auge il suo nome. Queste sono la candidature. Dico solo che il compito del prossimo ct della Nazionale non sarà dei più facili: dovrà qualificarsi ai Mondiali superando gironi di qualificazione in cui passano solo le prime e - via playoff - le migliori 8 seconde. E nel girone, l’Italia ad esempio ha la Spagna. Non è tutto così facile sulla carta. Tipo di contratto per il nuovo CT? L’idea della Federazione è quella di fare un quadriennale, non un 2+2. C’è sempre il pericolo che un ct possa fare bene e lasciare dopo il biennio. Se non cambiano le cose, il nuovo allenatore dovrà accettare un quadriennale. Donadoni potrebbe allenare un grande club già oggi, con un quadriennale si potrebbe blindare. Questo è il pensiero della Federazione".

(Sky)