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Nonostante l'Inter, avesse preferito il contrario alla fine il popolo nerazzurro ha fatto la pañolada. Spontanea e sfuggita ai controlli della società che è stata la prima a rimanere spiazzata, la protesta con i fazzoletti bianchi dopo i fatti di Torino è scattata appena prima del fischio d’inizio dell’arbitro Domenico Celi. A sventolare per primi sono stati i tifosi che occupano il secondo anello, non quelli dell’Inter Club Templari (piazzati un piano più sotto) da cui era nata l’iniziativa nei primi giorni della settimana scorsa. Iniziativa che tra l’altro prevedeva che la contestazione andasse in scena tra il 5’ e il 10’ del primo tempo del match contro l’Empoli. Nei giorni scorsi però non solo la Curva Nord aveva declinato l’invito, ma anche la società aveva espresso perplessità. E sabato prima del match si era addirittura detta certa che non ci sarebbe stata alcuna pañolada. La civilissima contestazione dei tifosi invece si è ripetuta anche quando nel secondo tempo Celi non ha concesso il rigore dopo un contrasto in area tra Diousse ed Eder. Senza particolare fastidio, quasi più per divertimento, la gente interista ha rimesso mano alle tasche ed è tornata a sventolare. Un pensiero alla Juve è stato dedicato anche alla fine, con il solito coro. Mentre nel primo anello era comparso uno striscione che recitava: «Fino alla fine furti e rapine... Infami». Con riferimento ad uno slogan juventino. Ora non resta che sperare che davvero tutti chiudano il capitolo Stadium e tornino a concentrarsi soltanto sugli aspetti sportivi. In fondo l’unico strascico al momento è la seconda giornata di squalifica che Icardi dovrà scontare domenica a Bologna.
(Gazzetta dello Sport)
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