Luciano Spalletti non ha mai avuto paura ad immergersi totalmente nel mondo Inter. Questo è un mondo che non sopporta di essere preso alla leggera e detta una spietata intensità di sentimenti: o abbracci che ti stritolano oppure nulla. Non c'è una sana via di mezzo per i nerazzurri e Spalletti questo l'ha compreso immediatamente. Ieri, in conferenza stampa, ha voluto concentrarsi sull'urgenza di non abbassare la guardia. Dopo un avvio positivo in Champions League e una traiettoria che sembra raddrizzata in campionato c'è il rischio di sedersi. E dato che all'Inter è sempre un problema mentale, meglio non rischiare: "Quello che diventa fondamentale è che quando si ricevono troppi complimenti parte l’allarme rosso. Non mi garba e si fa in modo che i giocatori rimangano nelle condizioni di pensare che queste tre squadre sono nei blocchi davanti perché hanno qualcosa più di noi. Noi bisogna rimanere con questa disponibilità a metterci tutto, come stasera".
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Allarme rosso, Spalletti e il motivo per non mollare in Champions: “L’amore represso”
Il tecnico nerazzurro ha inquadrato l'obiettivo cavalcando il motto della scorsa stagione: senza tregua
Spalletti non dimentica l'attesa dei tifosi e aumenta la pressione sulla posta in palio: "Queste sono le partite che aspettavamo da sette anni e non possiamo fallirle. Non possiamo considerarle più facili solo perché ne abbiamo vinte due. Dobbiamo affrontarle con tutto quell’amore represso dei nostri tifosi per sette anni, che ora hanno la possibilità di rivedere la squadra in questa competizione e quindi non dobbiamo deluderli.”
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