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TURIN, ITALY - SEPTEMBER 14: Massimiliano Allegri Coach of Juventus during the UEFA Champions League group H match between Juventus and SL Benfica at Allianz Stadium on September 14, 2022 in Turin, Italy. (Photo by Stefano Guidi/Getty Images)
Il futuro di Massimiliano Allegri in casa Juventus. Ne parla l'edizione odierna di La Repubblica, che dopo il ko in Champions League contro il Benfica valuta i vari scenari per la panchina bianconera.
"Allegri è ancora l’allenatore della Juventus per via di una valutazione economica più che tecnica. Agnelli è molto deluso dall’uomo cui aveva affidato il rilancio della società, ma non può ancora mettere in discussione quel quadriennale da 7 milioni più bonus che gli ha elargito dopo averlo cacciato due anni prima per rimpiazzarlo con i suoi opposti, Sarri e Pirlo. Al momento, ogni ragionamento della Juventus si incaglia su quell’enorme scoglio di denaro, una montagna per un club che continua a chiudere in rosso il bilancio. In pratica, la linea societaria non è poi lontana dalla battuta di Arrivabene al tifoso che gli chiedeva di cacciare Allegri: «Lo paghi tu quello che viene dopo?».
La fiducia nell’allenatore si sta però assottigliando man mano che la squadra gioca e quindi peggiora, come d’altronde è progressivo il peggioramento (tecnico, economico, strategico) dal 2018 in avanti: al netto del fatto che un tracollo domenica a Monza, finora nemmeno preso in considerazione, potrebbe cambiare istantaneamente gli scenari, la linea di demarcazione del futuro di Allegri è novembre: se uscirà dalla Champions e non avrà cambiato rotta in campionato, continuando a barcamenarsi in queste partite a singhiozzo, il suo destino sarà segnato", si legge sul quotidiano.
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