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Altobelli: “Inter da ricostruire, cantiere ancora chiuso. D’Ambrosio? Non serve…”

“All’inizio della stagione Mazzarri sembrava fosse riuscito a dare una svolta alla squadra recuperando giocatori come Jonathan, Guarin e Alvarez, e con Palacio che segnava in continuazione. Tutti abbiamo pensato che l’Inter...

Francesco Parrone

"All'inizio della stagione Mazzarri sembrava fosse riuscito a dare una svolta alla squadra recuperando giocatori come Jonathan, Guarin e Alvarez, e con Palacio che segnava in continuazione. Tutti abbiamo pensato che l'Inter avesse anticipato i tempi lottando per qualcosa. Per la corsa Champions mancano ancora 20 partite ma se l'andazzo è questo sarà difficile raggiungere Napoli e Roma". Commenta così all'Adnkronos il momento dell'Inter, uscita anche dalla Coppa Italia per mano dell'Udinese e sconfitta 1-0 dalla Lazio all'Olimpico in campionato dove ricopre la sesta posizione-, l'ex centravanti nerazzurro Alessandro Altobelli. "L'Inter in campionato è ripartita, dopo la nona posizione della scorsa stagione, prendendo un tecnico considerato uno dei migliori, però i giocatori sono rimasti gli stessi, non è arrivato quasi nessuno - prosegue Altobelli, 11 stagioni in nerazzurro per un totale di 466 presenze e 209 gol -. L'Inter ha bisogno di essere ricostruita. E' un errore parlare di 'anno zero' o 'cantiere aperto', questo è un 'cantiere chiuso', bisogna costruirlo. Poi magari l'anno prossimo smetteranno Zanetti, Chivu, Samuel, Cambiasso, ci sono 7-8 giocatori che vanno verso l'addio, bisognerà costruire una nuova squadra"

"D'Ambrosio? Ci dobbiamo però rendere conto che non serve prendere giocatori, c'è Pereira, Nagatomo o lo stesso Zanetti che possono ricoprire quel ruolo - prosegue 'Spillo' Altobelli, per lui uno scudetto con l' Inter vinto nella stagione 1979-1980 e due coppe Italia -. Sul mercato ci andrei se arrivassero giocatori in grado di cambiare il volto della squadra, o si trovano giocatori da Inter o è meglio non cambiare".