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Altobelli: “L’Inter sa far gol in tutte le maniere. Mi aspetto un salto…”

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Le dichiarazioni dell'ex attaccante della squadra nerazzurra sugli uomini di Simone Inzaghi dopo il 3-0 sullo Spezia

Alessandro De Felice

Alessandro 'Spillo' Altobelli, ex attaccante dell'Inter, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de' La Gazzetta dello Sport. Si parte con un retroscena:

"Ok, le racconto questa. Quando giocavo, nella palestra di San Siro prima delle partite importanti Bergomi si avvicinava sempre a me. E mi sussurrava: "Oh Spillo, come ti senti?". Io lo tranquillizzavo: “Bene bene, ci penso io, oggi vinciamo"".

Quota 100 reti vuol dire automaticamente scudetto?

"Difficile fare questo tipo di discorso a tavolino. Ma farne 16 in più rispetto a un anno fa vuol dire con ogni probabilità vincere più partite e fare più punti. E l’Inter può farlo: questa squadra non ha solo Lukaku e Lautaro, ma ha la capacità di far gol in tutte le maniere. Alla fine, il calcio ha una ricetta molto semplice: se non segni non vinci. E il gol oggi ha un peso specifico ancor maggiore rispetto ai miei tempi".

In che senso?

"La vittoria è troppo più pesante rispetto al pareggio in termini di punti. Non è un caso che il calcio abbia preso un po’ ovunque questa direzione, la filosofia offensiva paga. Sono di parte, ero un attaccante: dico che la differenza la fa chi segna, gli allenatori intorno a questo ragionano, molto più che a come difendersi. Costruire, da sempre, è più difficile che distruggere. Bene allora che Inzaghi si sia posto questo traguardo".

Questa Lu-La è come la ricordava?

"Li ho trovato migliorati. Cresciuti in tutto, nell’intesa ritrovata subito ma pure nel modo di collaborare per la squadra. Avere due così regala tranquillità ai compagni, che scendono in campo sapendo che prima o poi qualcosa dal punto di vista offensivo succederà. Non vedo più smagliature tra i due, vedo solo palloni ben lavorati e quasi mai regalati agli avversari. Brava la società a rimetterli insieme, bravo Inzaghi a creare un modello che ci si augura vincente".

Lei accennava alle possibilità della rosa. Aveva in testa il nome di Dzeko?

"Avere Edin in panchina è un superlusso. Ma non mi riferivo solo a lui. I gol Inzaghi può trovarli ovunque. Pensiamo un attimo al centrocampo: ad eccezione di Brozovic, tutti hanno nei piedi una quota reti interessante, si pensi a Calhanoglu, a Barella, a Dumfries. Faccio fatica a immaginare un ruolo nel quale la rosa nerazzurra possa essere migliorata. Ecco perché penso che dalla squadra di quest’anno sia giusto aspettarsi un salto in avanti anche in campo europeo, in Champions".

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