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«Speriamo che sia così. Perché ogni nuovo fondo di solito mette in certe posizioni uomini di fiducia. Ma in questo contesto sarebbe un errore perché il club sta funzionando non solo a livello di risultati sportivi ma anche finanziari. I dirigenti hanno dimostrato negli anni di essere attenti a tutto, creando passo dopo passo una grande squadra pur avendo dal 2021 economici limitati. Il nostro futuro sono in primis loro, compreso Antonello che non avevo ancora nominato. Poi viene la nuova proprietà».
E ai tifosi che riempiono sempre San Siro cosa dice?
«Che i veri padroni del club sono loro. Discorso che vale per ogni club, anche se quelli nerazzurri da anni vincono lo scudetto delle presenze. Nel suo comunicato Oaktree ha fatto bene a sottolineare il rispetto per il patrimonio Inter anche a livello umano».
L’Inter ha vinto malgrado una proprietà che non poteva più investire e che era lontana dall’Italia. Con Oaktree le cose potrebbero anche migliorare.
«Da quando Zhang non è potuto stare vicino alla squadra, hanno preso tutto in mano i dirigenti italiani. Non credo che Oaktree stanzierà un budget per il mercato, ma basterà attenersi al piano già impostato da Steven».
E se invece Oaktree, che è pur sempre un fondo e deve ottimizzare l’investimento, decidesse che i costi della squadra sono eccessivi e che bisogna ripartire da un progetto basato sui giovani?
«Fare passi indietro non piace a nessuno. Se l’Inter deve diventare una squadra che non va in Champions allora è meglio se il fondo se ne resta in America. Aggiungo che l’Inter sembra avere un grande vantaggio sulle rivali italiane, ma Marotta e Ausilio sanno che è vietato rilassarsi perché le cose possono cambiare in fretta».
Chiusura con un messaggio a Steven Zhang.
«Grazie a nome dei tifosi, quelli veri, per quanto fatto negli ultimi 8 anni. Ci mancherai e ti auguro il meglio».
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