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Alessandro Altobelli, ex attaccante dell'Inter e della nazionale, attualmente commentatore sportivo per Al Jazeera, ai microfoni di Tuttomercatoweb.com ha parlato della sua ex squadra e della sua 'avventura' araba.
L'Inter lunedì affronterà il Parma e arriva dal pareggio con il Cagliari in campionato e dalla sconfitta con il Rubin Kazan in Europa League, se vuole restare in scia alla Juventus, che se la vedrà domenica sera con il Milan, dovrà per forza vincere e non fare troppi calcoli?"L'Inter ha speso tanto psicologicamente sino allo scontro diretto con la Juve e dopo quella partita dove ha ottenuto una grande vittoria c'è stato un calo psicologico e lo si è visto a Bergamo e in casa con il Cagliari. Non giudico la partita con il Rubin Kazan perché l'Inter era già qualificata al turno successivo, infatti, ha fatto giocare i ragazzi più giovani, comunque io consiglio di mandare in campo una formazione competitiva per fare bella figura; quindi l'Inter deve ripartire avendo in mente il calcio e come affrontava le gare prima della partita con la Juventus. Quell'Inter lì può fare bene e può essere la vera antagonista della Juve per lo scudetto, ma se l'Inter pensa di essere brava e di aver risolto tutti i problemi allora rischia di non vincere".
Finora quali pregi e quali difetti ha messo in mostra l'Inter?"L'Inter quando affronta bene le partite è una squadra competitiva e gioca un buon calcio in fase offensiva e segna dei gol, ma deve curare di più la fase difensiva perché qualche rete di troppo l'ha subita. Ultimamente è vero che ha avuto problemi in difesa, però quando si prendono certi gol la responsabilità non è solo dei difensori, ma vuol dire che il centrocampo non ha aiutato abbastanza. Il problema dell'Inter è quello psicologico che dicevo prima e poi deve recuperare certi giocatori".
Adesso si parla già del mercato di gennaio, l'Inter come e in che direzione dovrà agire?"In attacco ha giocatori che sono all'altezza e ha anche qualche ricambio, forse manca il sostituto di Milito, ma si può sopperire con Palacio, invece è in difesa e in mezzo al campo che manca qualche giocatore".
Spesso i giocatori vengono a svernare o chiudere la carriera in Medio Oriente, il calcio in quella zona di che livello è?"Le cose sono un po' cambiate in Qatar, dove vengo molto spesso, hanno la possibilità di ingaggiare dai due ai quattro stranieri e prendono giovani che giocano bene. Il problema sono i calciatori locali che non sono tanto all'altezza, mentre gli stranieri che sono qui sono tutti calciatori che possono giocare da noi in Europa, l'unico straniero di una certa età che è arrivato quest'anno è Raul che però fa ancora la differenza adesso. Qui sono molto attenti agli investimenti e a scegliere i giocatori".
Quindi è un mercato che è più pronto a importare i giocatori che a esportarli?"Non proprio, c'è anche qualche calciatore che può benissimo giocare in Europa. Io penso che dal prossimo anno ne potremo vedere qualcuno in Italia o in altri paesi europei".
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