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In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Amadeus, grande tifoso nerazzurro, affronta diversi argomenti: dal derby al lavoro di Inzaghi, fino al mercato dell'Inter. "Speravo che si giocasse la domenica sera per tornare a San Siro direttamente da Sanremo, come avevo già fatto due anni fa , quando vincemmo, ma pazienza".
Come seguirà il derby?
«La prima mezz’ora in albergo, poi alla tv del camerino, ma il secondo tempo lo perderò, per forza! Certamente mi terranno aggiornato su punteggio e risultato finale. Anche se non volessi saperlo – ride - mi arriverebbe alle orecchie comunque prima di salire sul palcoscenico».
Potrebbe influire sull’umore?
«No, no, sarò concentrato prima della finale, avrò tante cose alle quali pensare. Però, se l’Inter vincesse sarebbe un bel regalo, entrerei con un sorriso doppio: per i nerazzurri e per Sanremo».
San Siro con il 50% del pubblico e Ariston pieno: un’altra atmosfera rispetto all’anno scorso.
«Nel 2021 i teatri erano vuoti e abbiamo rispettato la regola, quest’anno sono pieni e anche noi rimaniamo in linea. Spero che sia un Festival gioioso e che sia una bella festa anche a San Siro».
Che partita si aspetta?
«Quando penso al derby mi viene in mente una sfida spettacolare, con i gol, non uno 0-0».
Chi potrebbe segnare per l’Inter?
«Mi piacciono tutti per come si impegnano e giocano, lo spirito è giusto. Mai come quest’anno è un lavoro di squadra grazie a Simone Inzaghi e alla società con Marotta. Chiunque può andare in gol».
Lei è un po’ il c.t. dei cantanti, l’anno scorso ha lanciato i giovani Maneskin, che il 1° febbraio apriranno il Festival come super ospiti, e punta anche su artisti di razza come Morandi e Ranieri: che cosa pensa di avere in comune con l’allenatore nerazzurro?
«La passione, la meticolosità, si capisce con quanta attenzione studi e cambi la formazione, e l’imprevedibilità: fino all’ultimo può ribaltare il risultato, dopo la Supercoppa non ho dormito per l’adrenalina, e tutti possono segnare. Il mio modo di lavorare è questo, non ho una strada scontata. Per me Simone è l’allenatore giovane più forte d’Europa. Conte era un vincente, Simone continua a vincere con il suo stile e la sua personalità e anch’io al Festival ho impresso la mia impronta».
Il cruccio è che Lautaro e Sanchez torneranno dal Sudamerica solo due giorni prima del derby.
«Ormai siamo abituati a queste situazioni, Inzaghi saprà come gestirli in base alla condizione fisica. Abbiamo una bella rosa e molti giocatori intercambiabili, non sono preoccupato».
L’Inter ha preso Gosens, si parla di Caicedo e per il futuro di Dybala...
«Gosens è completo, in prospettiva è l’ideale per coprire Perisic, Dybala non si discute, Caicedo il tecnico lo conosce bene, sa come utilizzarlo. Tutti e tre fortissimi».
Ha sentito il suo amico Ibrahimovic, l’anno scorso mattatore al Festival? Dopo l’infortunio farà di tutto per esserci.
«Ne sarei davvero felice. Le grandi sfide vanno giocate con tutti i titolari. Come il Festival, sarebbe sminuito con qualche defezione. Confido nell’abilità di De Vrij e Skriniar per frenarlo. Non l’ho sentito, ma in questi giorni lo chiamerò».
Se l’Inter fosse una canzone quale sarebbe?
«“Sei bellissima” di Loredana Bertè».
(Gazzetta dello Sport)
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