Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano in Inghilterra, intervistato dalla Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione in vista di Italia-Austria che si giocherà sabato a Wembley: "Stiamo lavorando su due livelli: informare i nostri connazionali e contatti permanenti con autorità britanniche e federazione. Stiamo utilizzando tutti gli strumenti di comunicazione, social compresi. Sostanzialmente i tifosi italiani non possono venire a Londra".
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Ambasciatore italiano a Londra: “Italia-Austria, lavoriamo su due livelli. I contagi…”
Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano in Inghilterra, fa il punto della situazione in vista di Italia-Austria
Che cosa rischia chi proverà a salire ugualmente sull’aereo?
«Verranno fermati alla frontiera. Sono annunciati controlli molto severi. È irrilevante avere il biglietto: ci sono le procedure d’ingresso, test compresi, che impediscono ingressi irregolari. Farla franca mi pare improbabile e sarebbe un comportamento profondamente scorretto. Chi sta qui dovrà invece effettuare un test Covid entro 51 ore dal calcio d’inizio. Voglio precisare che non ci saranno eventi all’aperto, tipo maxischermi».
La vaccinazione sembrava aver domato il virus nel Regno Unito, ma con la variante Delta i contagi sono risaliti.
«Sono aumentati i numeri degli infettati, ma la campagna di inoculazione ha protetto gli over 30. La variante Delta colpisce i più giovani, non ancora vaccinati, ma più resistenti al virus».
Il premier italiano Mario Draghi ha detto che farà il possibile per cambiare sede della finale e affidarla a un paese dove la situazione Covid è più sicura.
«Il premier italiano è un leader autorevole e rispettato. Il mondo lo ascolta».
(Gazzetta dello Sport)
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