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Ambrosini: “Derby delicato per il Milan. Sinisa arrivato in un ambiente che…”

Massimo Ambrosini, ex centrocampista rossonero ai microfoni di Libero ha èarlato dell’atteso derby della Madonnina: Nel derby senza capitani (Ranocchia e Montolivo «a rischio»), al Milan senza leader servirebbe un condottiero. Come...

Francesco Parrone

Massimo Ambrosini, ex centrocampista rossonero ai microfoni di Libero ha èarlato dell'atteso derby della Madonnina:

Nel derby senza capitani (Ranocchia e Montolivo «a rischio»), al Milan senza leader servirebbe un condottiero. Come Massimo Ambrosini, volto di Sky che non fa sconti al suo Diavolo. Ambrosini, chi rischia di più in questo derby? «È più delicato per il  Milan che ha bisogno di risposte importanti».

Chi ha fatto meglio sul mercato?«È presto per dirlo. Di sicuro il Milan si allena insieme da due mesi, l’Inter ha cominciato giovedì a lavorare su un modulo nuovo».

Il Diavolo però ha faticato finora... «È mancata personalità e idee chiare. È stata una sorpresa dopo un buon precampionato».

Mihajlovic ha criticato i suoi pubblicamente. Funzionerà questa strategia?«Sinisa è arrivato inun ambiente che ha bisogno di una scossa, i giocatori devono assumersi delle responsabilità. È un professionista sul quale i punti interrogativi sono relativi: ha carisma, carattere e ha acquisito certezze e conoscenze su tante panchine».

Berlusconi è davvero arrabbiato?«Mi stupirei se il presidente fosse contento».

Il costo del cartellino può pesare su Romagnoli?«È un talento di prospettiva, ma già di ampio affidamento. La scelta interessante è che sarà costretto a crescere senza un uomo di esperienza accanto».

Quel ruolo doveva ricoprirlo Mexes?«Non ci vuole tanto a capire che quella è una situazione quasi paradossale. Al Milan non possono accadere cose del genere».

Bacca e Luiz Adriano sono le certezze, Balotelli l’incognita...«Il carattere di una persona non si può capovolgere, ma può migliorare. Perché non pensare che possa farlo anche Mario?».

I maggiori problemi finora sono stati in mezzo. Manca un Ambrosini?«Come me ce ne sono troppi (ride,ndr). I nuovi devono capire che cosa vuol dire giocare nel Milan. Bertolacci, per esempio, è un acquisto azzeccato, gli danno addosso perché è costato tanto. Il problema è che San Siro, dopo 2 anni negativi, non perdona nulla».

Il suo erede, Montolivo, vive unmomento difficile. Motivi?«Dipende dall’allenatore, ma su Riccardo punterei anche in condizione non ottimale. Con leadership e personalità, si può sopperire a una forma carente. Non mi stupirei se giocasse».

Seedorf e Inzaghi sono stati «bruciati». Le hanno fatto passare la voglia di allenare?«Non ho quelle ambizioni. Se mai dovessi andare in panchina, lo farei solo con i giovani».