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Ambrosini: “Inter in difficoltà? Parto dal derby. Brozo-dipendente? Noi…”

Marco Astori

Le parole dell'ex calciatore: "Indubbiamente se l’Inter non dovesse vincere con la Juventus, farebbe fatica a riprendersi"

Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Massimo Ambrosini, ex calciatore e oggi commentatore, ha parlato così in vista del Derby d'Italia di domani sera tra Juventus e Inter.

Massimo Ambrosini, domani sera commenterà Juventus-Inter per Dazn: che gara si aspetta?

«Una partita molto tattica, anche perché la posta in palio è altissima soprattutto per Inter».

Si dice: se la Juve vince, torna in corsa per lo scudetto; se l’Inter perde, è tagliata fuori.

«Indubbiamente se l’Inter non dovesse vincere, farebbe fatica a riprendersi, per il nuovo contraccolpo psicologico e soprattutto se il Milan, ma anche il Napoli, dovessero vincere le loro gare. L’Inter se vuole rimanere pienamente in corsa per lo scudetto deve raccogliere i tre punti, anche se la squadra di Simone Inzaghi ha una gara in meno e margine ancora per rientrare avendo un calendario più semplice rispetto al Milan».

Si sono lette e sentite molte spiegazioni per la frenata dell’Inter negli ultimi due mesi. Lei che idea si è fatto?

«Sono del partito derby, nel senso che la doppietta di Giroud è stata una bella botta. Lì l’Inter ha iniziato a sentire la pressione e perdere entusiasmo, come se i giocatori si fossero resi conti di aver gettato al vento uno scudetto probabilmente già vinto o quasi. Poi ovviamente c’è stato un calo di rendimento di alcuni singoli, ma non parlerei di crollo fisico, altrimenti non si spiegano le due prestazioni eccellenti con il Liverpool. Di certo, però, quelle due gare hanno tolto ulteriori energie fisiche e mentali».

Può una squadra dipendere così tanto da un solo giocatore?

«Ovviamente parla di Brozovic e io le dico di sì: noi nel Milan dipendevamo da Pirlo. Può essere strano, a volte bisognerebbe pensare a delle alternative, ma i giocatori, importanti, che determinano ci sono in tutte le squadre, e Brozovic è uno di quelli».

Dove si decide la partita?

«Nel coraggio degli allenatori».