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A tutto Ambrosini. L'ex centrocampista del Milan, oggi tra i commentatori televisivi più stimati, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Tuttosport per parlare dei temi caldi del calcio italiano.
Spazio anche all'Inter, reduce dal pari contro il Barcellona in Champions League.
Lei ha commentato il 3-3 del Camp Nou. Come ha visto i nerazzurri?
"Dal punto di vista tecnico che l'Inter fosse forte, non c’erano dubbi. La prima parte di questa stagione aveva evidenziato come si dovesse salire un gradino a livello mentale. E la gara di Barcellona ha dimostrato questo sblocco psicologico. È vero che i nerazzurri si erano un po’ involuti nel gioco, ma la priorità era sistemare l’approccio a stagione e competizione".
Si aspettava che l’Inter potesse essere praticamente qualificata con due partite di anticipo?
"Pensavo se la potesse giocare molto più di quello che si stesse dicendo. I nerazzurri hanno sfruttato e capito i difetti del Barcellona. Considerati gli altri due avversari, Bayern Monaco e Viktoria Plzen, di fatto il girone, per motivi opposti, poteva quasi quasi essere ridotto alla doppia sfida contro i blaugrana".
Usiamo il termine “candidato” anche per l’Inter in relazione allo scudetto?
"Siamo in una fase di campionato in cui le distanze possono essere colmate. L’Inter poi non è così dietro come lo è la Juventus. I nerazzurri possono legittimamente, senza neanche fare quale tipo di cammino, rientrare nella lotta per il titolo".
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