LEGGI ANCHE
La crisi di risultati in campionato si spiega così?
—«È un complesso di fattori, perché anche i titolari hanno attraversato fasi difficili. Penso a Thiaw con la Juve o al calo di Reijnders nell’ultimo mese. Detto questo, dobbiamo ricordarci che il Milan ha cambiato molto nell’ultimo mercato: in rosa c’è qualità ma manca quella consapevolezza che si acquisisce negli anni, come ha fatto l’Inter, che infatti è più strutturata. Il Milan è ambizioso e fa bene ad esserlo. Se allenterà i cali di tensione che gli hanno fatto perdere punti...».
Per molti tifosi Pioli non ha più lo spogliatoio in mano.
—«Io non ho questa sensazione. Però penso che un allenatore debba essere bravo a trovare motivazioni forti per mantenere alto il livello di concentrazione: Pioli nell’anno dello scudetto ci è già riuscito. A questo va aggiunto un aspetto a mio avviso determinante: a livello societario il Milan ha deciso di cambiare, dandosi una struttura nuova. E ha delegato a Pioli un compito che prima spettava ad altri, gravandolo di un’ulteriore responsabilità».
La Fiorentina arriverà a San Siro a -3 dal Milan. Sorpreso?
—«Ha limato i difetti dell’anno scorso, ora concede meno pur giocando un calcio offensivo. Il progetto tecnico è molto simile a quello del Milan. Ma ripeto: la Fiorentina va battuta da squadra. Se non fai le cose per bene rischi, perché i viola evidenziano i tuoi punti deboli. In ogni caso, sia loro che il Borussia concedono spazio a chi le affronta. E quando il Milan ha spazio...».
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA