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Amelia: “Italia, Mancini l’uomo in più. Questa e il 2006? Ecco la differenza”

Marco Astori

Le parole dell'ex portiere: "Col Belgio? Mi auguro che la Nazionale vinca, anche ai rigori, magari con Donnarumma protagonista"

Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Marco Amelia, ex portiere e campione del Mondo 2006, ha parlato così dell'Italia di Roberto Mancini: «L'Italia è una squadra che ha solidità, compattezza e carattere. Più si va avanti più il livello degli avversari aumenta, con tanto di sorprese. Quello che si è visto nel girone oramai non conta più: la fase a eliminazione diretta è un altro torneo. Si vive più di episodi, e se sai reagire, come hanno fatto l’Italia e la Svizzera, riesci a invertire l’inerzia della gara. Contro l’Austria meritavamo di segnare prima, ma nel complesso mi aspettavo un avversario così. Mancini l’ha gestita bene, la sua strategia è stata vincente. È partito con quel centrocampo sapendo di poter cambiare con Pessina e Locatelli. Idem con l’avvicendamento tra Berardi e Chiesa. Sono cose che sai già prima».

Venerdì il Belgio: che partita si aspetta?

«Quella belga è una squadra che gioca, più simile all’Italia. In tutte le partite ha dimostrato di avere qualità. Al di là delle possibili assenze di Hazard (Eden, ndc) e De Bruyne, sarà una sfida in cui l’Italia avrà possibilità di fare meglio dal punto di vista del gioco rispetto alla sfida con Austria, proprio perché il Belgio concederà di più in termini di spazi».

Vede qualche similitudine tra questa Nazionale e la sua del 2006?

«La nostra aveva una qualità immensa, forse più di questa. Ci sono stati due differenti approcci: su di noi c’era scetticismo, e l’entusiasmo è attivato dopo. Questa squadra invece è partita con un’ondata di entusiasmo e motivazioni. È difficile fare paragoni, spero che ci sia una similitudine alla fine: la vittoria».

Quindi, dove può arrivare questa squadra?

«Ha già ottenuto l’appoggio incondizionato della gente. Nel torneo può arrivare in fondo, e poi ha in Mancini l’uomo in più: è uno di quei grandi allenatori che sa gestire proprio questo tipo di competizioni a livello emozionale. Basta vedere le coppe che ha vinto in carriera da allenatore. Ha creato un’identità di gruppo molto forte».

Delle altre nazionali chi teme?

«Da qui in poi vanno temute tutte. Di sicuro la Danimarca ha sorpreso tutti, sapendo reagire alla situazione di Eriksen con grande coraggio. La Svizzera, anche se a sprazzi, ha messo in difficoltà la Francia. E poi la Spagna, che ha grande qualità e ha saputo tener botta contro la Croazia».

Il pronostico di Marco Amelia per Italia-Belgio.

«Mi auguro che la Nazionale vinca, anche ai rigori, magari con Donnarumma protagonista».