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Amelia: “Mourinho avanti a tutti. Chiesi a Materazzi: mi disse che era speciale perché…”

L'ex portiere è stato allenato da Mou al Chelsea

Marco Macca

Insieme hanno condiviso pochi mesi, ma Marco Amelia ha subito capito il valore tecnico e umano di Josè Mourinho. E mentre tanti, in Inghilterra e in Italia, gli danno del bollito dopo l'esonero dal Manchester United, l'ex portiere, oggi allenatore della Lupa Roma, difende lo Special One in un'intervista rilasciata a la Repubblica:

"A Londra era considerato un dio da tutti. Ma la squadra ebbe un cedimento mentale. Lui lo sapeva: me lo disse che un problema psicologico ci sarebbe stato e che avrebbe determinato quei risultati. Quella squadra aveva vinto tutto negli anni precedenti, le mancava solo la Premier. Lui la vinse e insieme pure la Coppa di lega. Ma quel trofeo ha chiuso il cerchio di un gruppo che poi ha staccato. Anche quella volta era imminente il mercato di gennaio e Mourinho aveva chiesto acquisti. La società, prima di quella fase, ha preferito concludere una storia che sarebbe naturalmente arrivata alla fine a giugno. Stavolta è uguale. Sono convinto che l’esonero a dicembre serva proprio per non fare un mercato importante. Se vai ad analizzare i due anni e mezzo al Manchester, ha vinto tanto: due coppe e un’Europa League. Conte o altri hanno vinto al massimo una Premier. A titoli sta sempre avanti a tanti altri. Quando andai al Chelsea chiesi di lui a Materazzi, a Crespo, a Suazo, a Chivu. Erano tutti d’accordo: umanamente ti entra nel cuore, nella testa, fai di più di quanto pensi di poter fare. Appena arrivai al Chelsea e ci parlai, avrei voluto giocare subito. Avevo una carica dentro da spostare una montagna. José arriva al campo prima di tutti, controlla tutti, sa se ci sono ospiti dei giocatori e va a salutarli. Ti rispetta. Non è da tutti".

(Fonte: la Repubblica)