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Amoruso: “Per il Torino non sarà  trasferta facile a Milano ma…”

Alessandro De Felice

L’ex difensore Lorenzo Amoruso è stato intervistato da TorinoGranata.it per commentare la prossima gara di campionato tra Inter e Torino: “Credo che la forza dell’Inter non sia cambiata molto, anche se alla prima di campionato la...

L'ex difensore Lorenzo Amoruso è stato intervistato da TorinoGranata.it per commentare la prossima gara di campionato tra Inter e Torino“Credo che la forza dell’Inter non sia cambiata molto, anche se alla prima di campionato la squadra era nuova, c’era entusiasmo dovuto anche al nuovo presidente, l’obiettivo era un piazzamento utile per la Champions League, et cetera, et cetera. Non penso che per il Torino quella di domenica sarà una partita molto diversa dalla scorsa con l’Inter. E’ chiaro che Mancini nell’Inter sa come muoversi e gestire certe situazioni, sono arrivati due attaccanti abbastanza importanti Podolski e Shaqiri, non so se quest’ultimo giocherà, e vedremo se ci saranno anche altri nuovi giocatori. Per il Torino non sarà una trasferta facile, ma proprio perché non sarà facile farà bene, come capita in questi casi alle squadre di Ventura quando si trovano davanti a un avversario di livello che deve vincere a tutti i costi. Il Torino non avrà nessuna preclusione mentale, si aprirà e farà il suo gioco sfruttando l’ampiezza del campo nella migliore maniera possibile. L’Inter, nonostante ci sia da un po’ di tempo Mancini, mi è sembrata un po’ indietro fisicamente e in alcune partite l’ho vista disputare un grandissimo primo tempo e poi crollare completamente nella ripresa, cosa che al Torino difficilmente capita perché Ventura lavora molto bene sulla preparazione fisica e la squadra difficilmente molla”.

Però il Torino più di una volta ha approcciato male alle partite e non sempre è riuscito a mantenere la soglia dell’attenzione costante. “Si tratta dell’approccio mentale e in questo caso l’allenatore può fare molto richiamando all’attenzione i giocatori, non saprei dire come perché bisogna conoscere profondamente ogni singolo giocatore e se non si vive quotidianamente lo spogliatoio non è possibile giudicare certe situazioni, però in questi casi l’allenatore può metterci del suo. Spero che al Torino questi problemi vissuti nel passato, anche molto recente, servano ad avere un futuro migliore”.