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L’Inter si scopre trasformista, maturità e adattamento le nuove armi di Inzaghi

Andrea Della Sala Redattore 
Il Como chiude le linee di gioco dell'Inter, ma i nerazzurri non si scoraggiano, creano occasioni e sbloccano la gara nel secondo tempo

L'Inter saluta San Siro per il 2024 con una vittoria, una vittoria importante perché non banale. Il Como limita i nerazzurri, che sprecano troppo ma si scoprono anche pazienti. Una dote non da poco la pazienza, anche perché a volte i nerazzurri ci hanno abituato a nervosismi e sfuriate che hanno compromesso i risultati. L'Inter attende, muove palla senza scomporsi, concede poco agli avversari e potrebbe andare in gol molto prima di quanto fatto. Non è l'Inter brillante dell'Olimpico, ma è matura e contro un Como attento e ben messo in campo i nerazzurri si prendono tre punti importantissimi. Altro clean sheet e secondo posto dietro all'Atalanta, con una partita da recuperare in casa della Fiorentina.

ERRORI

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Partita bloccata nel primo tempo, ci sono i meriti del Como perché Fabregas ha preparato bene tatticamente la partita andando a intasare le linee centrali, andando a prendere uomo a uomo l'Inter fino ai braccetti e costringendo i nerazzurri ad andare troppo spesso in corsia. Ma ci sono anche i demeriti dell'Inter che costruisce due palle gol clamorose nei primi 45' e non le sfrutta per un errore sotto porta di Dumfries e un eccesso di egoismo di Dimarco che non lascia palla a Barella che avrebbe potuto calciare indisturbato. Senza contare anche la palla capitata a Lautaro e non servita sempre a Barella.

SVOLTA

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Serviva ritmo e maggiore intensità e l'Inter scesa in campo nel secondo tempo prova nei primi minuti a dare un'accelerata alla gara. E serviva anche l'episodio favorevole che arriva subito dopo pochi minuti. Dopo essersi divorata un altro gol, è Carlos Augusto libero da marcature a svettare in area su angolo di Calhanoglu e a infilare Reina. Secondo tempo di controllo con qualche guizzo davanti e un paio di rischi in difesa: provvidenziali gli interventi di Sommer su Nico Paz e un salvataggio che vale un altro gol di Carlos Augusto. Nel finale arriva il solito grande gol di Thuram, in attesa di Lautaro oggi un po' in ombra.

TRANSFORMERS

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L'Inter la vince grazie ai suoi interpreti e alla sua esperienza. Carlos Augusto si trasforma prima in bomber e poi torna difensore, Calhanoglu è oscurato dall'ottimo lavoro in fase di non possesso del Como e diventa forse il miglior incontrista della gara oltre che servire l'assist del primo gol da corner. Bastoni che ha la "colpa" di non giocare da braccetto e di rilanciare come solitamente l'azione col suo mancino, ma si veste da centrale difensivo e governa la difesa quasi da veterano. E se capitan Lautaro rimane ancora a secco, Inzaghi si gode un altro gol clamoroso del 'nuovo' bomber Thuram.