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L’Inter si scopre trasformista, maturità e adattamento le nuove armi di Inzaghi
L'Inter saluta San Siro per il 2024 con una vittoria, una vittoria importante perché non banale. Il Como limita i nerazzurri, che sprecano troppo ma si scoprono anche pazienti. Una dote non da poco la pazienza, anche perché a volte i nerazzurri ci hanno abituato a nervosismi e sfuriate che hanno compromesso i risultati. L'Inter attende, muove palla senza scomporsi, concede poco agli avversari e potrebbe andare in gol molto prima di quanto fatto. Non è l'Inter brillante dell'Olimpico, ma è matura e contro un Como attento e ben messo in campo i nerazzurri si prendono tre punti importantissimi. Altro clean sheet e secondo posto dietro all'Atalanta, con una partita da recuperare in casa della Fiorentina.
Partita bloccata nel primo tempo, ci sono i meriti del Como perché Fabregas ha preparato bene tatticamente la partita andando a intasare le linee centrali, andando a prendere uomo a uomo l'Inter fino ai braccetti e costringendo i nerazzurri ad andare troppo spesso in corsia. Ma ci sono anche i demeriti dell'Inter che costruisce due palle gol clamorose nei primi 45' e non le sfrutta per un errore sotto porta di Dumfries e un eccesso di egoismo di Dimarco che non lascia palla a Barella che avrebbe potuto calciare indisturbato. Senza contare anche la palla capitata a Lautaro e non servita sempre a Barella.
Serviva ritmo e maggiore intensità e l'Inter scesa in campo nel secondo tempo prova nei primi minuti a dare un'accelerata alla gara. E serviva anche l'episodio favorevole che arriva subito dopo pochi minuti. Dopo essersi divorata un altro gol, è Carlos Augusto libero da marcature a svettare in area su angolo di Calhanoglu e a infilare Reina. Secondo tempo di controllo con qualche guizzo davanti e un paio di rischi in difesa: provvidenziali gli interventi di Sommer su Nico Paz e un salvataggio che vale un altro gol di Carlos Augusto. Nel finale arriva il solito grande gol di Thuram, in attesa di Lautaro oggi un po' in ombra.
L'Inter la vince grazie ai suoi interpreti e alla sua esperienza. Carlos Augusto si trasforma prima in bomber e poi torna difensore, Calhanoglu è oscurato dall'ottimo lavoro in fase di non possesso del Como e diventa forse il miglior incontrista della gara oltre che servire l'assist del primo gol da corner. Bastoni che ha la "colpa" di non giocare da braccetto e di rilanciare come solitamente l'azione col suo mancino, ma si veste da centrale difensivo e governa la difesa quasi da veterano. E se capitan Lautaro rimane ancora a secco, Inzaghi si gode un altro gol clamoroso del 'nuovo' bomber Thuram.
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