Eppure, questa Inter, che è certamente lontana a oggi da quella sublime di fine 2024, mostra un aspetto di sé che tutti pensavano avesse lasciato il gruppo di Inzaghi: la fame. La ferocia. Dopo un primo tempo deludente come quello contro il Genoa a San Siro, dopo un'ora abbondante di difficoltà, un'altra squadra avrebbe potuto lasciarsi andare, scoraggiarsi e lasciare spazio a titoli dal sapor di resa. Non questa squadra. Non questa Inter. Inzaghi e i suoi hanno preso il telefono e hanno mandato un messaggio chiaro ad Antonio Conte e al Napoli: vincere non sarà così scontato. E quel tricolore sarà difficile da scucire dal petto dei campioni d'Italia. Merito di un gruppo che ormai ha acquisito mentalità vincente, che firmerebbe per vincere tutto (sarebbe d'accordo anche Ausilio, ci scommettiamo), che non ha mai mostrato segni di arrendevolezza. Anche quando il gioco latita, quando arrivano sconfitte pesanti, quando l'inerzia sembra viaggiare sull'Autostrada del Sole Milano-Napoli in direzione Sud.
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