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Intervenuto ai microfoni di JuveNews, l'ex attaccante Pietro Anastasi, doppio ex di Juventus e Inter, ha parlato in vista della sfida di domani tra i bianconeri e i nerazzurri.
Cosa deve fare l’Inter per fermare questa Juve?
"Prima di tutto deve vincere. La vittoria è l’unico obiettivo dell’Inter se vuole restare in corsa per lo scudetto perchè sa benissimo che in caso di sconfitta verrebbe tagliata fuori dai giochi. L’Inter certamente è una squadra molto importante ed è una partita aperta a qualsiasi risultato tra 1, x o 2″.
Se la Juve dovesse battere anche l’Inter, si potrebbe parlare di un campionato già chiuso?
"No, chiuso no. Però sappiamo benissimo che questo scudetto lo può perdere solamente la Juventus. Mai come quest’anno ha avuto una rosa così ampia e piena di qualità. Secondo me non è la Juve più forte che si sia mai vista, questa è la rosa più forte mai vista alla Juventus perchè questa è una società che ha sempre avuto squadre fortissime. Da Del Piero, Baggio, Zidane, Platini, Capello, Bettega, Anastasi, Furino, ce ne sono stati tantissimi, però come rosa è la più forte di tutti i tempi, questo si, anche se più di 11 non si può giocare".
Come reagì la piazza bianconera nel suo passaggio dalla Juve all’Inter?
"Ci sono state dimostrazioni d’affetto nei miei confronti però sai com’è, i giocatori passano e la società rimane. Mi ha fatto piacere dell’affetto che mi hanno dimostrato i tifosi, alcuni erano contrariati, ma sono cose che capitano tutt’oggi, non c’è da farsene un problema".
La rivalità tra Juve e Inter era forte anche ai suoi tempi o si è incrementata dopo Calciopoli?
"Sicuramente Calciopoli ha influito pesantemente però Juve-Inter ha sempre mantenuto una rivalità accesa, anche quando giocavo io. Certamente non forte come adesso perchè ora si va oltre le righe se si esagera un pochettino e questo non fa bene al calcio".
Il suo Juve-Inter più bello?
"La prima partita che ho fatto a San Siro con la Juve. Il primo anno abbiamo vinto 1-2 a Milano e ho fatto due gol io. Il sogno di ogni bambino".
Cosa provò quando arrivò la prima chiamata della Juve?
"E’ stato tutto un pò complicato perchè sembrava quasi che fossi andato all’Inter. C’è stata una partita che ho fatto con l’Inter, contro la Roma che, era morto un giornalista. Nell’intervallo di Inter-Roma mi hanno detto che ero passato alla Juventus e io giocavo ancora con la maglia dell’Inter. Io sono stato sempre juventino. Ho giocato all’Inter e sono stato bene ma sono juventino fino al midollo".
Secondo lei Marotta può portare l’Inter in alto, come ha già fatto con la Juve?
"Io da tifoso gli ho fatto l’in bocca al lupo oggi. Gli ho fatto gli auguri per il suo nuovo percorso, secondo me farà grandi cose. Abbiamo degli amici e dei posti in comune a Varese e ci rispettiamo a vicenda però tifo sempre Juventus".
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