Carlo Ancelotti si racconta in esclusiva ai microfoni di Prime Video a poche ore dalla semifinale di Champions League contro il Manchester City. L'allenatore del Real Madrid ricorda - con un po' di amarezza - la finale di Istanbul del 2005, ma guarda con fiducia al futuro, che al momento non include un suo ritiro.
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Ancelotti: “Ce la giocheremo con coraggio. Tornare a Istanbul sarebbe bello”
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A meno che non sia lui a deciderlo ("L'ho detto una volta ma non lo so. Resterò fino a quando mi tengono). Sulla sfida di stasera col City di Guardiola, Ancelotti sottolinea che "bisogna giocarla con coraggio e personalità. Ho la fortuna di avere una squadra con esperienza e abituata a questi scenari e quindi ce la possiamo giocare". Il tecnico del Real ricorda la finale Milan-liverpool del 2005: "Istanbul per me è l'unica finale persa e rimane un ricordo non tanto vivo. Certo, a ritornarci sarebbe bello - le parole di Ancelotti - L'ho rivista tante volte. Abbiamo giocato molto bene. Sarebbe stata la miglior finale giocata da una mia squadra in una finale di Champions".
"Vinicius è un grande talento - aggiunge - È sbocciato in questi ultimi due anni e sta continuando a migliorare. È veramente un giocatore straordinario. Modric? È un immortale che nonostante l'età riesce sempre a tenere livelli di gioco molto alti". Ancelotti ha poi parole al miele su Benzema: "È tutta qualità. E talento. In questi due anni questa rosa ha fatto cose straordinarie e continua a farle. Il Real Madrid? È il miglior club del mondo ed è una grande famiglia.
E sui rumors che lo vorrebbero ct del Brasile il tecnico dice: "Ne hanno parlato molto, ma di cose reali non ce ne sono. La miglior fine di una carriera è che devi decidere tu quando smettere. Il futuro lo vedo un bel futuro. Il calcio farà parte della mia vita anche quando non allenerò più. E seguirò e farò il tifoso di qualche squadra. Sicuramente del Real Madrid".
(ANSA)
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