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Carlo Ancelotti ha tifato Inter e una volta ha avuto modo di indossare la maglia nerazzurra. È lo stesso allenatore del Bayern Monaco a raccontarlo in una intervista a Panorama: "Da ragazzo ero anche un tifoso nerazzurro, in particolare di Mazzola". Per Ancelotti arriva il giorno in cui indossa la maglia nerazzurra, è il 1978, gioca nel Parma e ha 19 anni, l'occasione è il Torneo dei Tirreni e viene schierato da Bersellini nella partita contro i tedeschi dell'Herta Berlino. I dirigenti nerazzurri lo vogliono portare a Milano ma il Parma spara alto e l'affare sfuma: "Sì, ci rimasi molto male" dice l'allenatore.
Poi al tecnico viene chiesto un parere su de Boer e Pioli: "Credo che De Boer sia un ottimo allenatore, così come credo che lo sia anche Pioli, a dire il vero. L'Inter sta attraversando un periodo travagliato della sua storia, complice anche il cambio societario. Una persona sola, per quanto brava non può risolvere tutto". Forse all'Inter attuale servirebbe una figura autoritaria: "Io la penso diversamente, del resto la mia storia è un'altra. Credo si possano raggiungere risultati importanti con la collaborazione di tutti, con disponibilità al sacrificio, disciplina e senso di squadra. Poi uno non si può improvvisare. Uno non può fare il dittatore se non lo è, così come uno non può impostare uno stile bonario fingendo. Di fondo però non esiste una leadership positiva o negativa". Sulla possibilità che un giorno possa allenare l'Inter è categorico: "L'ho già detto e lo devo per un senso di rispetto alla mia storia". In conclusione gli fanno notare che in due occasioni, Chelsea e Real Madrid, è andato a sedersi su panchine allenate da José Mourinho: "Non c'è due senza tre? No, questa volta no".
(Panorama)
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