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Intervistato dal Giornale, Caro Ancelotti esprime un giudizio sull'Italia di Mancini dopo la prima parte dell'Europeo. Il tecnico del Real Madrid promuove a pieni voti gli azzurri:
"È la grande sorpresa e nello stesso tempo la novità del torneo. Perché gioca un calcio offensivo, senza alcun calcolo, dispone di una organizzazione difensiva collaudata e ha la gioventù del suo zoccolo duro che garantisce corsa ed entusiasmo. Ho visto un gruppo compatto e una squadra che gioca da squadra in qualsiasi condizione. Merito delle idee chiare di Roberto Mancini. In tre anni di tempo ha lavorato con lo stesso sistema di gioco nel quale gli azzurri si ritrovano comodi, ha cambiato qualche protagonista ma zero esperimenti, è andato dritto per la sua strada insomma ottenendo adesione convinta allo stile che voleva imporre".
C'è qualcuno degli azzurri che più di altri ha fin qui lasciato il segno?
«Quest'Italia è diversa dalle altre. Il Belgio s'incarna in Lukaku, il Portogallo ha il suo diamante in CR7, nella Francia fa paura MBappè, della Nazionale di Mancini faccio fatica a sceglierne uno solo. E questo può essere un vantaggio alla fine perché non si carica di aspettative un solo esponente. L'Italia, per le sue caratteristiche, per la freschezza che esprime, è in grado di giocarsela con tutte. Anche con le big del torneo».
È pronto a rischiare un pronostico?
«L'ho detto prima che iniziasse l'europeo e lo ripeto adesso: vedo in finale Inghilterra e Italia. I primi risultati sembrano confortare il mio pronostico. Spero che finisca proprio così».
Ha sentito del Milan? Donnarumma ha lasciato a zero, il club ha presto come sostituto Maignan: se l'aspettava?
«Ho parlato con Paolo Maldini e gli ho espresso il mio compiacimento, è stata una scelta che ha fatto rumore. Maignan, poi, lo conosco: quando ero al Psg, era un ragazzo, e intuendone le doti, lo facevo allenare spesso con la prima squadra. È un tipo molto freddo, essenziale nella tecnica. Vedrete: non sarà mai spettacolare, sarà sempre molto concreto e utile».
(Il Giornale)
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