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Dopo la vittoria contro la Fiorentina di Montella, Carlo Ancelotti ha parlato ai microfoni di Skysport. Queste le parole dell'allenatore del Napoli che era dispiaciuto per essere stato insultato al Franchi da alcuni tifosi e quasi si è commosso quando ha ricordato che suo padre tifava viola: «Sono stati tre punti fatti ma non con facilità, ma dopo minuti di insulti ho suggerito a fine partita di tornare a casa che era tardi. Non è piacevole ricevere insulti da gente che tifa per una squadra per la quale simpatizzo perché mio padre tifava Fiorentina. Tanto di cappello ai tanti tifosi onesti viola ma ce ne sono anche di ignoranti e guarda caso erano dietro la mia panchina».
-Vi hanno creato dei problemi...
Abbiamo giocato con coraggio e personalità anche se eravamo un po' frenati nel pressing, si arrivava secondi, quando è calata la pressione abbiamo gestito bene. Pesando tutto abbiamo concesso tanti gol ma è anche vero che ne abbiamo segnati quattro in trasferta.
-Non serve un altro attaccante...
Magari un difensore... (sorride.ndr)
-I giocatori che ti hanno sentito parlare di vittoria è possibile che si innervosiscano o ne risentano?
Questi giocatori li conosco bene e al livello di squadra dobbiamo prenderci questa responsabilità, è una squadra forte, che ha mostrato anche stasera grandi qualità soprattutto offensive.
-Contento di affrontare subito la Juventus?
Contento... è sempre bello giocare gare di cartello. Il passaggio che hanno avuto è da un allenatore all'altro, auguro il meglio a Maurizio, noi giocheremo con entusiasmo e passione, è la gara più complicata della stagione ma va bene così anche se è alla seconda.
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