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Ancora Moggi: “Era anche il sistema Inter, Facchetti reclamava sempre”

Alessandro De Felice

Luciano Moggi non ci sta, e non molla la presa. Dalle pagine del Corriere dello sport, dice, ancora una volta, la sua su Calciopoli. Lanciare accuse verso chi non c’è più? Poco gli importa. Anzi cerca, invano, di giustificarsi...

Luciano Moggi non ci sta, e non molla la presa. Dalle pagine del Corriere dello sport, dice, ancora una volta, la sua su Calciopoli. Lanciare accuse verso chi non c'è più? Poco gli importa. Anzi cerca, invano, di giustificarsi così: "La Juventus di Moggi, Giraudo e Bettega si comportava proprio come l’Inter di Moratti e di Facchetti, facevamo tutti le stesse cose. In alcune inter­cettazioni emerse grazie a me c’è chi avanza richieste precise rivolte ai designatori. Si chiedeva un arbitro anzichè un altro. Dico tutto questo perché si trattava di un sistema diffuso, non certo del sistema Moggi. Non so­no stato io a lamentarmi tra il primo e il secondo tempo nello spogliatoio dell’arbitro di Inter-Chievo. Lo fece Facchetti. Non mi piace tirare in ballo chi non c'è più, ma sono costretto a farlo. Probabilmente era nell'indole dell’Inter e del suo presidente stare sempre lì a recla­mare. Anche in Inter-Venezia, al 33' del primo tempo, all'espulsione di Cordoba, è sempre Facchetti che va a lamentarsi con la terna arbitrale. Per questo mi chiedo: perché Moggi e Girau­do vengono radiati per violazione dell’articolo 1, mentre per l’Inter, inosservante dell’articolo 6, sarà applicata la prescrizione?"