La brutta gara contro la Lazio in coppa Italia ha palesato il momento di oggettiva difficoltà di Cristian Ansaldi. Diagonali sbagliate, ritardi nelle chiusure, pochissima reattività. L’Inter quando lo ha prelevato in estate dal Genoa pensava di aver sistemato il problema del terzino sinistro e di essersi portata in casa anche un buon espediente per rimediare alle falle di centrali difensivi o del terzino destro. Invece Ansaldi annaspa e zoppica. Opta ci ricorda che purtroppo l’argentino - accolto da Mauro Icardi come un fratello, i due fanno coppia fissa anche fuori dagli orari di «lavoro» con le rispettive famiglie - eccelle in alcune graduatorie negative. È innanzitutto il difensore nerazzurro con la percentuale più bassa di contrasti vinti, solo il 58,6%. Insomma, Ansaldi esce vincitore da poco più della metà degli scontri ravvicinati con gli avversari. È anche il difensore interista meno preciso sul fronte dei passaggi riusciti: 75,6%. Ma la difficoltà concreta è illuminata da un dato, quello disciplinare, che lo elegge come il nerazzurro più ammonito (6 cartellini gialli) e l’unico espulso in campionato (a Udine). Stefano Pioli però deve guardare la realtà e valutare le scelte in vista di domenica sera. Contro la Juventus, allo Stadium, potrebbe agire Juan Cuadrado da quella parte. Allora l’allenatore dovrà leggere occhi e anima dell’argentino per capire se puntare su di lui sarà la scelta migliore per la squadra. Le alternative sono Yuto Nagatomo e Davide Santon. Il giapponese, nell’anno nuovo, ha giocato solo contro il Pescara; l’italiano non è titolare dalla fine della gestione De Boer e della parentesi Vecchi, poi pochi minuti a Palermo e col Pescara.
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(Gazzetta dello Sport)
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