Antognoni: “Mancini? Sapevo c’erano degli scricchiolii. Spalletti numero uno, Conte…”

Intervistato da Tuttosport, Giancarlo Antognoni, ex numero 10 della Fiorentina, ha commentato così le dimissioni di Mancini da ct dell'Italia e la possibilità che Spalletti prenda il suo posto sulla panchina azzurra:

Antognoni, che idea si è fatto di questo addio così repentino e amaro di Roberto Mancini?

«Chi è nel calcio da un po’ di tempo aveva avvertito che c’erano degli scricchiolii. Certo quando arriva la notizia, rimani sorpreso e cerchi di capire il perché. Sono amico di Evani, ho visto che non era più nello staff e gli ho mandato un messaggio, ma senza voler sapere nel dettaglio i motivi. Se a un allenatore inizi a togliere i suoi uomini di fiducia, nel calcio d’oggi dove gli staff sono numerosi e ben articolati, poi puoi accadere quanto abbiamo visto con Mancini». 

Spalletti rischia di non essere l’uomo giusto proprio per il calcio che propone e quindi per il tempo che gli serve ad instillarlo nel gruppo?

«Chiariamo subito che se Gravina prende Spalletti, fa un gran colpo perché è il migliore. L’ha detto l’ultimo campionato in cui ha vinto lo scudetto con il Napoli, dominando, pur non avendo una squadra così più forte delle altre e ha fatto se non un miracolo, una grande impresa. Ma c’è riuscito proprio perché era due anni che lavorava, ogni giorno, sullo stesso spartito. E la squadra giocava a memoria. E’ ovvio che con l’Italia non avrebbe lo stesso tempo a disposizione». 

E se fosse Conte?

«Altro grande allenatore, che con l’Italia ha già fatto bene. Diverso però da Spalletti. Chiunque arrivi comunque non può stravolgere il lavoro di Mancini perché tra meno di un mese si gioca. Ecco, direi che non sarebbe il caso d’impostare la squadra con un 3-5-2».

(Fonte: Tuttosport)

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