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Antognoni: “Milan dietro all’Inter che è più solida. Coi nerazzurri gara affascinante…”

Il dirigente della Fiorentina ha parlato dell'inizio del campionato e della sfida coi nerazzurri

Andrea Della Sala

L'esordio in campionato dell'Inter di Spalletti sarà contro la Fiorentina dell'ex tecnico nerazzurro Pioli. Della sfida coi nerazzurri, ma anche di altri temi della Serie A ha parlato il dirigente viola Antognoni:

Giancarlo Antognoni, il campionato è al via. Come lo vede da ex campione e attuale dirigente della Fiorentina?

«Più combattuto del solito, anche al vertice. Ci sarà da divertirsi. Sbaglia chi dice che i verdetti sono già scritti».

Quindi la Juve avrà vita dura?

«Resta la favorita, pure in Champions nonostante un Real fortissimo, un Bayern sempre temibile, le inglesi in agguato. Però il Napoli si è avvicinato molto perché non è cambiato e gioca bene. La Roma per me è dietro: è arrivato un nuovo tecnico, non c'è più Totti, è andato via Salah».

Tra le rivali dei bianconeri quest'anno ci saranno anche le milanesi?

«Il Milan ha speso tanto ma ha pure cambiato molto, gli serve tempo. Quindi ora è dietro Roma e Inter che mi pare più solida».

La squadra rivelazione?

«Mi auguro la Fiorentina, tifosi e critici dovranno aver pazienza, siamo una squadra giovane e di prospettiva, a dimostrazione dell'attaccamento dei Della Valle. E Pioli è l'allenatore giusto. Vorrei tanto vincere un trofeo da dirigente ma c'è tanta concorrenza: penso anche alla Lazio ben allenata da Inzaghi e al Toro di Belotti che stimo perché segna e lavora per la squadra. Ricorda Graziani. Sarà dura trattenerlo, ma nell'anno del Mondiale fossi in lui resterei dove si trova».

Riuscirà Belotti a diventare capocannoniere?

«I favoriti sono i soliti: lui, Icardi, Higuain, Dzeko. In più, spero, un attaccante viola, uno tra Babacar e Simeone che è appena arrivato. A Firenze e non solo gli argentini hanno sempre fatto bene».

Intanto la Fiorentina si gode Chiesa.

«Federico è atteso alla riconferma, ma grazie al carattere e ai consigli di papà Enrico saprà reggere le pressioni, lui sa che qui è un punto di riferimento e l'aspetta una stagione che può portarlo ai Mondiali. Dispiace che mancherà con l'Inter ma rimane una gara molto affascinante, piena di ex. Spalletti oltre tutto è pure tifoso della Fiorentina: quando ci siamo visti mi fece l'inchino. Peccato ci avesse appena battuti 4-0».

Ritroverete subito da avversari giocatori importanti come Borja Valero e Vecino.

«A Firenze è finito un ciclo importante, di qui i tanti cambiamenti. C'è chi ha voluto restare, come Badelj che vale come un rinforzo, chi ha fatto altre scelte. Ma, sia chiaro, nessuno è stato costretto ad andarsene».

(Tuttosport)

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