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Antonini: “L’Inter ha preso un fenomeno. Lautaro Martinez mi ricorda Ibra e con Icardi…”

L'ex calciatore di Milan e Genoa, ora agente, ha parlato del futuro acquisto dei nerazzurri

Andrea Della Sala

L'Inter si è assicurata, per la prossima stagione, uno dei talenti più promettenti del calcio argentino: Lautaro Martinez. L'attaccante del Racing ha ricevuto la chiamata della Seleccion e venerdì affronterà in amichevole la Nazionale italiana. Sul colpaccio fatto dall'Inter si è sbilanciato l'agente Luca Antonini (ex calciatore di Milan e Genoa) che poco tempo fa si è recato in Argentina per un aggiornamento e ha potuto visionare dal vivo anche Lautaro:

 Che impressione le ha fatto Lautaro Martinez? 

 «L’Inter ha preso un fenomeno. Era da tempo che non vedevo un giocatore di 20 anni con queste doti. Ho parlato con diversi addetti ai lavori mentre ero in Argentina e tutti mi hanno ribadito che da quelle parti non c’era un talento del genere da tanti anni». 

Ma per lei è già pronto per il nostro calcio? 

«Sì, ma è pronto per fare il titolare, non per sedersi in panchina. L’Inter ha fatto un grande colpo muovendosi con anticipo perché oggi Martinez vale già molto di più: 20 milioni sono un affarone». 

Toglierà spazio a Icardi? 

«Assolutamente no. Secondo me chi dice che l’Inter l’ha preso per sostituire Icardi non ha ben presente che tipo di giocatore è Martinez. Ovvio, se Icardi dovesse andare via, l’Inter avrà già in casa un attaccante di grande valore ma non è una prima punta». 

I due potranno coesistere quindi? 

«Certo, hanno caratteristiche che si possono sposare. Martinez è forte fisicamente, ha uno stacco incredibile ma non è un colosso, non arriva al metro e ottanta (è 175 cm, ndr). Per quanto ho visto, è principalmente una seconda punta che ama muoversi intorno al centravanti. Nel Racing agisce da 10 in coppia con la punta Lisandro Lopez o da esterno nel tridente. Nella gara che ho visto ha giocato addirittura da falso nueve: il Racing era schierato con un tridente con due esterni che si accentravano, l’ex Genoa Centurion e Cuadra, con Martinez che si abbassava per lasciargli gli spazi». 

L’Inter oggi gioca col 4-2-3-1. 

«Spalletti potrebbe passare al 4-4-2, non sarebbe uno stravolgimento. Però li vedrei bene anche in un 4-3-1-2, ma ci vorrebbero più cambiamenti alle loro spalle». 

Cos’altro l’ha colpita di Martinez? 

«E’ bravo con entrambi i piedi, ha un bel colpo di testa e ha la cattiveria classica dei giocatori argentini, tipo Tevez». 

Viene paragonato ad Aguero. 

«Ci sta, si assomigliano fisicamente. Tecnicamente sono un po’ diversi perché Aguero ama l’uno contro uno e gioca molto per la squadra. Se posso, farei un altro parallelismo. Sono calciatori differenti ma il Martinez che arriverà all’Inter mi ricorda l’Ibrahimovic che arrivò alla Juventus dall’Ajax, un giocatore fortissimo che doveva però fare il salto di qualità. Ecco, penso che l’argentino sia pronto e che il calcio italiano lo farà diventare un campione». 

Lei si è allenato con Ronaldinho, Kakà, Robinho, Shevchenko e proprio Ibrahimovic: scommetterebbe davvero su Lautaro Martinez in Italia? 

«Sì. Fatte le debite proporzioni, Martinez non avrebbe sfigurato in mezzo ai quei giocatori pazzeschi».

(Tuttosport)