La soluzione delle due fazioni è quella di far scattare il commissariamento dell’AIA.
“Il governo dell’AIA è composto da nove membri, il presidente, il vicepresidente e 7 componenti del Comitato Nazionale. Ecco, gli schieramenti sono - dall’inizio - divisi e opposti ed in guerra fra loro. Da una parte, quelli con l’ex gruppo Trentalange (Katia Senesi, Mazzaferro, Camiciottoli e Marconi), dall’altra quelli con Pacifici e Zaroli (Archinà, Affinito e Zappi). I primi, diciamo prima di Natale, avevano pensato di sfiduciare l’attuale governance, ritirando il loro appoggio: conseguenza, commissariamento. Però... Però si sono fatti due conti e, forse, hanno capito che non conveniva. «Tanto manca poco...» avranno pensato. Ma la stessa possibilità ce l’hanno anche gli altri, identica: per la serie, muoia Sansone con tutti i Filistei. Facendo cadere il governo darebbero al presidente Gravina lo scettro per scegliere il commissario”.
Il Corriere dello Sport conclude:
“In molti indicano lo stesso Rocchi il “nume tutelare” (non è un mistero che il suo obiettivo, dopo l’area tecnica, sia fare il presidente, ce l’aveva già quando arbitrava), a via Allegri sono in attesa, non è detto lascino all’attuale designatore l’area tecnica”.
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