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Bruce Arena: “Buchanan? Zero dubbi. Forte nell’uno contro uno, perfetto per l’Inter”

Del probabile nuovo acquisto dell'Inter Tajon Buchanan ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, Bruce Arena, tecnico dell'esterno canadese ai tempi del New England Revolution

Del probabile nuovo acquisto dell'Inter Tajon Buchanan ha parlato, a La Gazzetta dello Sport, Bruce Arena, tecnico dell'esterno canadese ai tempi del New England Revolution:

Gennaio 2019: dal draft arriva ai New England un canadese coi riccioli. Che ricorda?

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«Era molto giovane, e le prime cose che saltavano all’occhio erano l’atletismo e la tecnica: combinate insieme a quel livello, con quella precocità, sono una cosa non comune. Quando andò al Bruges la strada per una grande carriera europea era tracciata, e questo è solo il passo successivo. Non ho dubbi sul suo valore».

Come lo vede dentro alla squadra di Inzaghi?

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«Seguo il vostro calcio e l’Inter ha il sistema di gioco adatto a lui, quel 3-5-2 a cui si è abituato anche in nazionale. Lui è molto forte nell’uno contro uno, gli piace superare in velocità il difensore che lo marca e, se c’è una cosa in cui è molto migliorato, è l’assist. Certo, dovrà adattarsi, da voi è tutto un altro mondo...».

Intravede possibili problemi di adattamento?

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«No, penso che vi stupirà, ma un periodo di adattamento è necessario: all’Inter serve molta disciplina tattica e sacrificio in difesa. Tutte cose che potrà imparare, starà al suo nuovo coach istruirlo e dargli più equilibrio perché Tajon gioca in una posizione strategica e finora ha dovuto guardare più davanti che alle spalle. Posso dirvi che la voglia di imparare non gli manca di certo, e anche il coraggio di rischiare: fa parte della nuova generazione di canadesi molto forti che abbiamo visto al Mondiale, lui in nazionale è sempre più una pedina importante».


Raccontano abbia un carattere un po’ particolare, chiuso e fumantino...

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«Mah, non lo ricordo così timido. Una volta che conosce l’ambiente, si apre e sarà così anche a Milano. Magari è un po’ silenzioso all’inizio, ma è davvero un ragazzo figlio di questi tempi. Un ragazzo aperto alle sfide e curioso di viaggiare per il mondo. Da canadese, è venuto per la high school qui negli Stati Uniti e poi in Belgio ha iniziato a parlare francese. Adesso lo attende un altro cambiamento: imparerà una nuova cultura e una nuova lingua».

Si può dire che avrà un tifoso in più in Virginia?

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«Nella mia carriera ho avuto più rapporti col Milan, ma da adesso diventerò un po’ nerazzurro anche io: che un mio ragazzo sia arrivato lassù è davvero un orgoglio».


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