Nell'Inter che andrà a Roma ad affrontare i giallorossi ci sarà un ritorno importante e cioè quello di Murillo che, smaltito l'affaticamento al polpaccio, tornerà a disposizione di Roberto Mancini, in coppia con Miranda. I due si trovano a meraviglia anche grazie alla complementarietà delle loro caratteristiche. Miranda più «professore» della difesa con la lettura anticipata delle mosse altrui, con una marcatura elegante e di saggezza; Murillo più «istintivo», muscolare e di recupero in velocità quando serve. Il «rombo» difensivo completato da Samir Handanovic in porta e Gary Medel in mediana ha reso la retroguardia nerazzurra un ombrello quasi perfetto per lunghi tratti. A Roma servirà questo. Murillo è stato titolare per 18 gare consecutive tra il 31 ottobre (Bologna-Inter 0-1) e il 6 marzo (Inter-Palermo 3-1), quasi un girone. Sintomo di affidabilità fisica oltre che di una fiducia totale di Mancini nei suoi confronti. A febbraio invece Miranda ha avuto una giornata di stop per squalifica – niente trasferta di Verona e fu la domenica del 3-3 contro l’Hellas, quella dei gol tre metri sopra il cielo – altrimenti avrebbe fatto 21 gare consecutive da titolare. Si è fermato a 20, ma tant’è. La fascia di capitano ereditata da Mauro Icardi sabato sera spiega bene l’impatto che il brasiliano ha avuto sul mondo Inter in questi primi 8 mesi e mezzo.
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(Gazzetta dello Sport)
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