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Quanto è importante arrivare davanti alla Juve prima dello scontro diretto?
"Era importante ma dobbiamo guardare partita per partita, abbiamo preso tre punti e ora penseremo allo scontro diretto con la Juventus. Oggi cercavamo la giocata sugli attaccanti, io e le mezzali di andare sotto per dare la palla sopra. Dovevamo dare l'appoggio, loro erano marcati a uomo. Quest'anno siamo più bravi negli smarcamenti e a giocare palla avanti e dietro in profondità. Ora pensiamo alla Juve, vogliamo portare a casa punti"
Quanto pesa la responsabilità di dover sostituire Calhanoglu?
"Pesa tanto ma sono due anni all'Inter, i ragazzi mi aiutano tutti i giorni. Se tocca a me, devo essere pronto. E' arrivata anche l'ora che mi prenda responsabilità, ho quasi 22 anni. Non sento più le partite come l'anno scorso, sono più tranquillo. Hakan è un giocatore forte, mi parla e mi aiuta tutti i giorni, è un valore aggiunto e mi aiuterà nella mia crescita"
Pensi di poter giocare insieme a lui?
"Se ci sarà modo di giocare insieme a lui ci giocherò molto volentieri, abbiamo lo stesso ruolo. Se c'è lui, mi sa che non ci sono io e viceversa. Sto imparando tanto, voglio continuare con umiltà e lavoro. Sappiamo che oggi mancano giocatori fortissimi, io, Davide e Carlos abbiamo cercato di dare il massimo"
Ora la Juve
"Sinceramente non abbiamo parlato di quella partita, sappiamo che c'è una squadra lì con noi. Cercheremo di portare a casa il campionato e i nostri obiettivi, è una gara decisiva"
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