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Asllani si è preso l’Inter: papà Lukaku, il vizio del gol e quella frase di Inzaghi…

Asllani si è preso l’Inter: papà Lukaku, il vizio del gol e quella frase di Inzaghi… - immagine 1
Il quotidiano presenta il centrocampista albanese, che ha subito avuto un grande impatto in casa nerazzurra

Alessandro De Felice

Pochi giorni e Kristjan Asllani si è preso l'Inter. Il centrocampista classe 2002 arrivato all'Empoli ci ha messo poco per fare impazzire compagni, staff tecnico e tifosi. "Doveva essere un vice Brozovic a rischio naftalina visto che Epic non si ferma mai. Invece si sta rivelando molto ma molto di più" scrive La Gazzetta della Sport.

Il quotidiano rivela un retroscena: "Il biglietto da visita lo ha scritto proprio Simone Inzaghi, che al primo allenamento ad Appiano avrebbe detto ai suoi: "Ma questo non può avere 20 anni…".

In questo avvio di ritiro, Asllani ha confermato il feeling col gol. Già in rete a San Siro in occasione dell'ultima sfida tra Inter ed Empoli, l'akbanese ha realizzato una prodezza da copertina contro la Milanese, prima del bis contro il Monaco.

Kristjan è già il pupillo dello spogliatoio nerazzurro:

"Big Rom lo considera un figlio e per scherzo si fa appunto chiamare papà. Brozo e Barella, che pure dovrebbero iniziare a temere per il posto, scherzano con lui a ripetizione e non è da escludere che presto il croato lo inserisca nella propria collezione di gag social «Dove sei Bare?». Ad Appiano tutti gli vogliono già bene anche per la dedizione e la fede comprovata. A fronte di tanti colleghi che si professano tifosi da sempre della squadra per cui hanno appena firmato, Asllani davvero ha sempre visto solo il nerazzurro. Il classico acquisto che provoca poco fumo ma poi rivela un arrosto che fa la differenza".

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Nonostante la giovane età, Asllani ha esperienza e soprattutto tra le sue doti vanta la duttilità. L'ex Empoli può ricoprire più ruoli:

"Con l’Empoli sfidò i futuri compagni da trequartista, più spesso però si muoveva da centrale in una linea a quattro. All’Inter è arrivato come vice Brozovic, l’unico senza doppione. Un ruolo ingrato, che ti impone un moto perpetuo e continua assistenza ai compagni. Per non parlare di quei palloni roventi al limite della propria area, quando c’è da avviare l’azione e spesso si resta soli in preda agli squali avversari che poi con due tocchi andrebbero in porta. Kristjan ha la faccia di quello che ne ha viste troppe per farsi spaventare da un pressing alto. E i suoi tempi di inserimento - vedi gol di cui sopra, segnati peraltro con il piede ‘debole’ - ne fanno anche un interno che all’occorrenza potrà prendere il posto anche di Barella o Calhanoglu".

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