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Simili, ma non identiche. L'Atalanta di Gasperini e l'Inter di Inzaghi, stasera avversari a Bergamo, hanno idee simili, ma le realizzano in modi differenti.
"Atalanta e Inter hanno la stessa anima, ma non la stessa faccia. Dove divergono? In tre punti: pressing, centrocampo, centravanti. Anche Inzaghi pretende l’aggressione immediata a palla persa, ma la ferocia del pressing orobico, a tutto campo, uno contro uno, implacabile e continuo, in Europa ce l’ha solo Bielsa che avrebbe dovuto sedere sulla panca di Simone. L’Inter ha un pressing più morbido perché ha centrocampisti con altre caratteristiche. L’Atalanta non ce l’ha in mediana uno che attacca la porta come Calhanoglu e uno che fa da regista puro come Brozovic. Le cifre lo spiegano bene. Calha 35 tiri, De Roon 8. Calha 6 gol e 46 occasioni create, Freuler 1 e 10. Brozovic 1484 passaggi; il bergamasco più vicino è Freuler con 865. L’Inter passa regolarmente dai suoi due play che Inzaghi ha felicemente assemblato grazie all’esperienza laziale (Luis Alberto-Milinkovic), mentre la Dea compone rombi laterali", spiega La Gazzetta dello Sport.
"L’Inter ha una batteria di punte complementari: è una delle sue forze. In attesa di Zapata, giocherà ancora Muriel che ha caratteristiche di regista offensivo simili a Dzeko. Duvan invece è un altro mondo. Bastano due numeri per dimostrarlo. Tocchi in area avversaria: Zapata 134, Dzeko 78. Il colombiano è una pantera affamata che si avventa nel perimetro. Sponde riuscite: Zapata 7, Dzeko 29. L’Inter si appoggia spesso al bosniaco che ad ogni tocco sapiente, spalanca un’idea", aggiunge il quotidiano.
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