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Audero: “Dell’Inter mi porto dietro lo stare in un grande club. Sommer, gli straordinari…”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
Il secondo portiere nerazzurro ha avuto modo di raccontare della sua esperienza in nerazzurro accanto al giocatore svizzero

«Non è semplice giocare una partita ogni tanto. La condizione di gara non la trovi facilmente. Allenarsi con gente di qualità però ti fa sempre essere attivo con la testa e approcci la partita, quando giochi, in maniera tranquilla. Di questo contesto mi porto dietro il saper stare in una grande squadra come l'Inter, e nelle squadre di alta fascia, che comporta grandi richieste». EmilAudero, in una diretta su Instagram, ha parlato del suo anno da secondo portiere nerazzurro.

«Quando si vedono partite di CL, di altissimo livello, i portieri non fanno mai cose folli, ma sempre cose pulite, di andare a prendere una palla a metà campo non c'è bisogno, c'è chi fa il lavoro per te e ti regoli in base al rapporto con l'allenatore», ha aggiunto.

In generale sulla vittoria dello scudetto il portiere ha detto: «È stata un'annata dominata come aveva fatto il Napoli. Abbiamo vinto anche con cinque giornate d'anticipo e c'era la sensazione di poter vincere il titolo. Siamo riusciti anche a non fare passi falsi quando tutti se li aspettavano e abbiamo dato una mazzata al campionato. Vittorie sporche come con Verona e Udinese ci sono state ma abbiamo fatto bene. Ho visto in squadra tanta qualità. Il gruppo è forte e unito e credo che quello sia stato il segreto. In tanti giocano insieme da anni e i nuovi sono riusciti a dare una mano tecnicamente e non solo».

E ha poi avuto modo di parlare del primo portiere nerazzurro: «Sommer? È un portiere di assoluto rispetto, per tenerci bassi. È da anni che gioca nella Svizzera ma anche in campionato ha giocato sempre in squadre di media-alta fascia, la CL per lui è la normalità. Ha un'esperienza importante e si vede in tante situazioni. Poi lui ha saputo lavorare anche sui suoi difetti, come l'altezza, ha lavorato sulla reattività e si vede. E se si analizza il suo campionato ha lavorato bene sulla gestione dei piedi e le parate esibite bene, non impossibili, salvo in alcune partite in cui ha dovuto fare gli straordinari. Lui li ha fatti 4-5 gare, a mio avviso, aveva una grande difesa davanti. Ma secondo me nel suo modo di parare ha raggiunto un ottimo stato e può fare ancora bene, non è in fase calante, può ancora dare tanto. Fisicamente lui si gestisce in maniera ottima e anche se ha 35 anni non sembra li abbia», ha spiegato.


(Fonte: Goalkeepermania)