Auriemma: “Temo Icardi ma senza aiuti è uno in meno. Inter? Le lamentele di Spalletti…”

Intervenuto a Premium Sport, Raffaele Auriemma ha parlato della sfida tra Inter e Napoli:

"Io mi affido all'aritmetica, per vincere il campionato devi arrivare a 100 punti. Se il Napoli vuole arrivarci deve vincerle tutte, è obbligato a vincere. Chi temo di più? Facile pensare a Icardi, sempre che possa ricevere supporti e qualche buon pallone. Se non lo riceve è un uomo in meno perché non partecipa all'azione, il Napoli deve stare attento in difesa".

CALO INTER - "Io sono stupito del calo dell'Inter, non ha iniziato bene, lo ha condotto bene. Ha perso contro l'Udinese e c'è stato un calo psicologico. Non ha avuto più il passo delle prime giornate, secondo me indirettamente se ti lamenti sempre di qualcosa che non hai, lo spogliatoio lo può assorbire. Se Spalletti dice che manca un centrale, dà la sensazione che la squadra non è in grado di battersi per l'obiettivo. L'organico dell'Inter è tale da permettersi di lottare per i primi posti, involontariamente quelle lamentele hanno nuociuto allo spogliatoio".

INTER - "Ho studiato l'Inter, a parte gli errori individuali ho notato una fatica a risalire sugli sviluppi di una palla inattiva. Il gol di Paloschi, quello di Pandev e di Simeone. La circostanza di errore è chiara, eloquente, lì ha ragione Spalletti. Se permetti al Napoli di giocare dentro, allora è complicato".

CALCIOPOLI - "Io speravo si potesse avere una certezza, un chiarimento su quel rigore. Portai al telefono Gigi Simoni e l'arbitro Ceccarini, telefonata che si concluse con Simoni adirato di fronte alla convinzione dell'arbitro che non fosse fallo da rigore".

MERTENS-ICARDI - ""Mertens e Icardi difficilmente sbagliano, Icardi è stimolato dal raggiungere 100 gol se ne fa uno. E' una nota particolare anche perché Hamsik è a 99, io preferisco Mertens perché voglio valutare Icardi in una squadra che lo costringa a giocare diversamente, è un attaccante old style.  Se giochi per Icardi fa 140 gol, De Laurentiis voleva prenderlo ma oggi il Napoli è totalmente un'altra squadra. Il Napoli non dipende da nessuno, prima si giocava per far segnare Higuain".