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Il ds dell'Inter, Piero Ausilio, intervistato dal Corriere dello Sport, non ha parlato solo di affari di campo e di mercato ma anche del rapporto con Moratti, Thohir e Fassone: "A Moratti voglio molto bene mi ha portato all’Inter e in tutti questi anni mi ha permesso di crescere e di formarmi dal punto di vista professionale lavorando prima nel settore giovanile e poi insieme agli altri dirigenti della prima squadra. Thohir mi ha dato una grande occasione affidandomi la direzione sportiva dell’Inter nonostante non mi conoscesse da molto tempo. Questo l’ho trovato un atto di grande fiducia, una cosa che mi dà grande responsabilità. L’augurio più bello che posso fare al presidente è quello di conquistare tanti trofei quanti Moratti, di firmare una storia altrettanto vincente. Sarebbe una cosa bella per lui, per me e per i tifosi interisti. Thohir ci ha messo in condizione di costruire un’ottima squadra e di soddisfare le richieste dell’allenatore. Ha fatto tutto quello che poteva per rinforzare l’organico e consentire all’Inter di lottare per la qualificazione in Champions League.
Fassone? Ho avuto modo di conoscere un dirigente molto preparato con il quale all’Inter inizialmente non eravamo capiti. Sembravamo diversi, sia come idee che come mentalità e non vi nascondo che ho pensato che fosse difficile lavorare con lui. Fassone è stata una scoperta positiva, una persona che ho conosciuto giorno dopo giorno e ho apprezzato. Vive l’Inter 24 ore al giorno, è un vero professionista e tra noi c’è stata grande sinergia in tutte le operazioni».
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