Avantario: “Con Thohir può ancora saltare! Nainggolan si può. Eto’o…”

L'agente FIFA Claudio Avantario ha commentato in esclusiva le ultime voci di calciomercato sull'Inter: dal possibile arrivo di Samuel Eto'o all'ingresso in società di Erick Thohir:

Come finirà la trattativa tra Thohir e Moratti, sono possibili sorprese? Una trattativa di questo genere, per la cessione di una società come l'Inter, non può finire in tempi brevi. Sono troppi infatti i dettagli che devono essere esaminati fino in fondo. Al di là di questo, potrebbero ancora esserci sorprese e Thohir potrebbe anche decidere di non acquistare l'Inter.

Parliamo di calciomercato invece, Isla è un acquisto ormai tramontato?Fino all'ultimo giorno di calciomercato penso che questo non si possa dire. Questa trattativa si farà se ci sarà un accordo tra l'Inter, la Juventus e il giocatore e per il momento ancora non c'è.

Com'è la situazione per Montoya? Sinceramente non mi sembra un giocatore così adatto al modulo tattico di Mazzarri, non è un calciatore da Inter. Non mi piace tantissimo.

Kuzmanovic dove andrà?E' un buon giocatore. Io lo terrei, credo comunque abbia mercato qui in Italia.

E Schelotto? Potrebbe finire in qualche club di seconda fascia del campionato italiano.

Come finirà la vicenda Eto'o? Ha un ingaggio molto alto, quello è il principale problema perchè torni all'Inter, non è facile risolvere questa cosa.

Magari sarebbe più giusto acquistare Borriello? Vale per Borriello lo stesso discorso fatto per Eto'o, ha anche lui un ingaggio molto alto. Sarebbe allora meglio puntare su un giocatore giovane, un attaccante nuovo, da aggiungere alla rosa delle punte che ha attualmente la squadra nerazzurra.

Nainggolan probabilmente sarà acquistato... Lui è un giocatore molto forte, se fosse così l'Inter farebbe un ottimo investimento. Penso che sia possibile il suo acquisto.

In ogni caso si parla di due grandi colpi di mercato: se uno sarà Nainggolan, l'altro quale sarà?Non lo so, ma anch'io penso che i colpi possano essere due. Staremo a vedere, ma bisogna anche dire che Mazzarri ci ha abituati a lavorare più sul collettivo che sulle individualità. Lui è molto bravo a costruire una squadra sempre competitiva senza la presenza di grandi nomi.