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E poi?
"Il calciatore aveva ricevuto un'offerta dallo Charleroi in Belgio nel 2015 ma la FIFA non ha concesso la possibilità di trasferirsi e Diarra è rimasto fermo per un anno".
Da lì il controprocedimento
"Diarra supportato dall'assocalciatori ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia Europea, considerando la condanna sancita dalla FIFA e confermata dal TAS era eccessiva e vessatoria. I tempi della giustizia sono lunghi e la Corte di Giustizia ha condannato la FIFA 10 anni dopo. E ora? Possono esserci tre conseguenze principali. Una è che la sentenza afferma che i giocatori possono risolvere contratti senza avere sanzioni eccessive. Potranno esserci clausole non troppo onerose per permettere ai giocatori di svincolarsi. Tanti contratti hanno queste clausole e questo può essere una soluzione".
La clausola rescissoria per tutti alla spagnola?
"Dal punto di vista italiano, non c'è una clausola rescissoria come in Spagna. In Italia c'è la clausola risolutiva espressa in molti ambiti lavorativi".
E allora che c'è di 'Bosman 2.0'?
"Perché potrebbe portare FIFA e UEFA a rivedere alcune normative nel rapporto tra club e giocatori. Cosa potrebbero fare? Pensare di optare per la tipicizzazione e standardizzazione di alcune clausole e penali affinché venga rispettato il principio di equità e proporzionalità. E' tutto in divenire ma sicuramente è una sentenza che fa giurisprudenza".
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