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Per parlare dell´esclusione di Snejder, a Radio Sportiva è intervenuto uno dei più importanti esperti di diritto sportivo, MattiaGrassani. "E´ un momento prematuro per giudicare questo rapporto che presenta criticità e situazioni da chirire. Il dato contrattuale parla chiaro e da ragione a Sneijder, è stato siglato senza alcuna costrizione tra le parti e ha sua validità certificata e le parti contraenti sono dunque tenute al rispetto degli accordi. Se poi si vogliono fare discorsi di buon senso, di riconoscimento che i tempi sono cambiati rispetto a quando si è firmato è un altro temo. Il limite è sottile non c´è giurisprudenza consolidata, piani societari e società hanno diritto di programmare pianificazione contrattuale quindi se c´è un giocatore che si ritiene non faccia più parte di un progetto credo questo possa portare al fatto che non si punti su di lui, fermi restando i suoi diritti. Tra questi non c´è quello di essere convocato e schierato. Se ci fosse un preordinato disegno di esclusione e fossero dimostrate direttive che lo escludono a prescindere dai valori tecnici - ma è onere che incombe al calciatore - si potrebbe aprire un profilo di mobbing. Siamo ancora in una fase embrionale, di fronte c´è il contrasto tra diritti del giocatore - che non può essere assimilato ad un qualunque lavoratore dipendente - e la società. Pandev venne escluso da allenamenti e attività con la squadra, non mi pare al momento un caso sovrapponibile".
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