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Bacconi: “Allegri chiede sacrificio a tutti. Bonucci e Chiellini decisivi…”

Francesco Parrone

La squadra di Allegri punta sul possesso quando è in vantaggio, per evitare rischi

L'ex tattico nerazzurro, Adriano Bacconi, dalle colonne di TuttoSportanticipa la grande sfida di questa sera tra Juventus e Inter analizzando le mosse e i movimenti in campo delle due squadre:

SULLA JUVENTUS: "Il nuovo modulo che prevede la presenza di tanti giocatori di qualità impedisce di sviluppare grande aggressività nella metà campo avversaria (se non con spunti improvvisi). Allegri ha però chiesto a tutti un sacrificio in più. Per giocare così serve compattarsi dietro rientrando in tanti sotto la linea della palla.

Il baricentro della squadra è, quindi, mediamente basso, così come la supremazia territoriale è ridotta. Solo ristabilite le giuste distanze grazie, in particolare, ai ripiegamenti di Mandzukic e Cuadrado, ha inizio la pressione per il recupero del pallone. Sul break c'è il vero cambio di marcia: c'è campo per ripartire, c'è precisione in chi rilancia (Bonucci e Pjanic in primis) c'è velocità e tecnica nei riferimenti avanzati. C'è insomma la convinzione, mista alla qualità, di andare a far male, arrivando in area avversaria con pochi passaggi, spesso verticali, e pochi secondi. Gli esterni tagliano il campo, Dybala supporta Higuain, i terzini arrivano in sovrapposizione.

I mediani seguono l'azione. Picchi di calcio purissimo, calcio all'italiana. Ottenuto il vantaggio, però, la Juve sta imparando a cambiare atteggiamento, gestendo il risultato senza farsi schiacciare in difesa, anzi. La rete di passaggi diventa più ragionata e articolata, il possesso torna ad essere un fattore di dominio della partita, il baricentro si alza per non correre più pericoli, i terzini limitano le scorribande dando maggior ampiezza al giro palla con la terza linea.

Per questo Dani Alves, di nuovo disponibile, potrebbe tornare molto utile nella seconda parte della gara  se la Juve dovesse trovarsi a gestire il vantaggio. Paradossale ma logico, quindi, che la Juve con più giocatori offensivi abbia meno possesso palla ma subisca al tempo stesso anche pochissime palle gol".

(Fonte: Adriano Bacconi, TuttoSport 05/02/17)